L'ANALISI
02 Giugno 2025 - 05:10
(Foto IA)
CASALE VIDOLASCO - Medicinali chiesti e pretesi come fossero caramelle balsamiche. Visite specialistiche sollecitate senza motivo e senza alcuna necessità. In aggiunta, con modi a dir poco bruschi, prepotenti e aggressivi. I medici di base non ci stanno e insorgono.
Nei giorni scorsi si sono verificati episodi di intolleranza nei confronti dei professionisti di medicina generale che operano nel territorio comunale. Comportamenti di pazienti irrispettosi della professionalità degli stessi medici e delle loro scelte terapeutiche. Tutto ciò ha spinto le dottoresse Francesca Patrini e Valentina Tudoran a prendere posizione attraverso una specifica informativa alla comunità: «Si informano i signori pazienti — hanno scritto i due medici — che le prescrizioni di farmaci, esami ematici e strumentali sono emesse sotto la responsabilità di chi li prescrive, ossia di colui che firma le ricette. Tali prescrizioni devono essere appropriate e non devono causare un danno erariale, come si verificherebbe in caso di eccesso o di mancata motivazione. Le richieste non giustificate da referti scritti specialistici o suggerite da figure professionali non autorizzate non verranno accolte dal medico curante».
Nei confronti delle due professioniste, l’amministrazione comunale del paese ha espresso solidarietà, auspicando che questi episodi non abbiano a ripetersi. Il malcostume di voler suggerire al medico quale sia la terapia migliore di cui si abbia bisogno e di quali esami strumentali siano necessari è purtroppo diffuso. I medici di medicina generale sono tra l’altro già merce rara nel Cremasco e non solo, con diversi Comuni che non hanno il servizio o comunque ce l’hanno ma con orari ridotti al minimo.
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