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CASALMAGGIORE

Tecnologia e arte insieme per migliorare la vita degli anziani con demenza

Raggiunto l’obiettivo del carrello multisensoriale, ora la Fondazione Busi punta all’acquisto di un videoproiettore interattivo. Alla raccolta fondi si uniscono gli artisti locali, donando opere per sostenere un approccio terapeutico dolce e non farmacologico

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

31 Maggio 2025 - 15:59

Tecnologia e arte insieme per migliorare la vita degli anziani con demenza

CASALMAGGIORE - «Un sogno che diventa realtà… in tutti i sensi»: la campagna della Fondazione Busi, guidata dalla presidente Bruna Masseroni, raggiunge il primo obiettivo e si arricchisce del sostegno degli artisti locali per un nuovo progetto. L’ente di via Formis annuncia il successo della prima fase della campagna di raccolta fondi «Un sogno che diventa realtà… in tutti i sensi», avviata per migliorare la qualità della vita degli anziani con demenza della propria Rsa.

Grazie alla generosità di numerosi donatori, è stato raggiunto il primo obiettivo: l’acquisto di un carrello multisensoriale, che consentirà di introdurre nella struttura l’approccio Snoezelen, basato su stimolazioni sensoriali dolci, personalizzate e non farmacologiche. L’obbiettivo era raccogliere 6050 euro e ne sono stati raccolti 8.975, pari al 148 per cento dell’obbiettivo che ci si era prefissati.

Ora si guarda avanti, con un nuovo traguardo - dicono alla Fondazione: acquistare entro il 4 luglio 2025, termine di scadenza della campagna, un video proiettore interattivo, una tecnologia innovativa capace di trasformare ogni movimento in stimoli visivi e sonori, utili a stimolare funzioni cognitive, motorie ed emotive, anche nelle persone con demenza in fase avanzata. Obbiettivo: 10mila euro.

A sostenere questa seconda fase della campagna si sono uniti con entusiasmo alcuni artisti del territorio, che hanno scelto di donare le proprie opere per contribuire attivamente alla raccolta fondi. Un gesto concreto di solidarietà e bellezza, che conferma quanto l’arte possa diventare veicolo di cura e vicinanza umana.

«Il videoproiettore sarà un mezzo per portare luce, stimoli e gioco nella quotidianità dei nostri ospiti. La risposta della comunità artistica è un segno tangibile di quanto la cultura e la solidarietà possano camminare insieme», sottolinea Masseroni.

Perché il proiettore interattivo fa la differenza? La ricerca scientifica conferma che l’interazione con stimoli visivi, sonori e motori migliora la qualità della vita nelle persone con demenza. In particolare, l’utilizzo del proiettore stimola la memoria, l’attenzione e la coordinazione attraverso giochi visivi semplici ma significativi; favorisce il movimento dolce e spontaneo, utile per mantenere l’autonomia fisica; riduce agitazione e apatia, aumentando il coinvolgimento attivo e la voglia di interagire; promuove la socializzazione, stimolando momenti di gioco e condivisione tra ospiti e operatori; rafforza l’identità personale attraverso attività che evocano ricordi, emozioni e gesti familiari. Numerosi studi hanno evidenziato che l’utilizzo di tecnologie interattive in contesti geriatrici può rallentare il decadimento cognitivo.

Il dispositivo sarà utilizzato da circa 30 ospiti con demenza, e rappresenta un passo avanti nell’integrazione delle terapie non farmacologiche nella pratica assistenziale quotidiana.

Per ulteriori informazioni, si può visitare il sito web «Ogni gesto conta. Insieme, possiamo accendere la mente e il cuore».

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