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IL BILANCIO

Servizi e qualità: Cremona Solidale cresce

L’analisi di Gentile, che sta per lasciare il doppio ruolo di direttore generale e sanitario

La Provincia Redazione

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30 Maggio 2025 - 17:16

Servizi e qualità: Cremona Solidale cresce

Nel riquadro Simona Gentile

CREMONA - Con l’approvazione all’unanimità del bilancio 2024 di Cremona Solidale, va verso la sua conclusione, anche l'impegno di Simona Gentile nel doppio ruolo di direttore generale e sanitario della struttura. Un impegno che ha avuto la durata di un anno e mezzo e che l'ha vista in prima linea su diversi fronti.

«Indubbiamente è stato un duro lavoro, ma sono molto soddisfatta di quello che siamo riusciti a portare avanti - spiega Gentile -. Per il terzo anno consecutivo il bilancio di Cremona Solidale chiude in attivo per altro senza contributi esterni, ma grazie ad un efficientamento della gestione interna. In questo anno e mezzo di copertura della direzione generale ho portato avanti il disegno degli anni precedenti e avendo io una formazione sanitaria pura, ho ottenuto questo risultato grazie ad una solida collaborazione dell’area amministrativa che mi ha sempre affiancato, in particolare la dottoressa Cerati, non facendomi mai mancare il supporto necessario. La mission dell'ultimo anno, dando seguito a quella del 2023, era, tra le altre, quella della presa in carica delle persone non autosufficienti. Volendo dare continuità a questo servizio nel tempo e nonostante le difficoltà di gestione, in questo ultimo anno abbiamo fatto un passo in più e oltre ad ottimizzare la presa in carico delle persone non autosufficienti, abbiamo migliorato ulteriormente il percorso Alzheimer. Lo abbiamo fatto aumentando i laboratori e mantenendo figure come la terapista occupazionale e la musico terapista, oltre a continuare la formazione del personale del reparto stesso e dei centri diurni. Abbiamo poi mantenuto la figura dello psicologo nel suo lavoro di counseling sia sui cargiver che sul personale interno. A questo - prosegue Gentile - si aggiunge un altro filone di assistenza, quello che riguarda le persone con gravi cerebrolesioni acquisite. Anche in questo caso abbiamo lavorato per mantenere i rapporti con la struttura comasca ‘Simpatia’, un’ eccellenza in questo settore e con l’associazione Enriconoi sempre al nostro fianco in questa sfida. Avendo i pazienti all’interno della nostra struttura, si stanno anche perfezionando i percorsi di assistenza a queste persone. L’obiettivo è quello di restituire loro una qualche forma di autonomia pur all’interno di una situazione funzionale compromessa. Nel 2024 abbiamo, inoltre, fatto un lavoro di avanzamento sia per quanto riguarda la medicina di prevenzione che di iniziativa, andando a rafforzare gli ambulatori e il numero di geriatri coinvolti da una parte e dall’altra, rafforzando il progetto welfare di via XI Febbraio con un infermiere in più, un educatore in più e confermando la figura del 'maggiordomo di comunità,' già presente. L’ottica è quella di inserire figure in ambito educativo che possano coordinarsi al meglio e che creino maggiori punti di incontro con il terzo settore e le associazioni, andando a promuovere la presenza delle associazioni stesse e di attività del territorio che possano arrivare a Cremona Solidale. Un esempio significativo è stato l’inserimento di attività esterne, come il concerto tenutosi nella nostra struttura all’interno del Cremona Summer Festival dell’Orchestra da Camera di Nurtingen. Uno spettacolo tra i diversi di grande rilievo che si sono potuti tenere all’interno di Cremona Solidale. Infine, abbiamo completato la nuova unità d'offerta ‘Casa’, che dà la possibilità di avere una situazione di vita protetta potendo mantenere però, la propria autonomia. Concludendo, in questo anno e mezzo nel doppio ruolo, non posso che esprimere soddisfazione per quello che siamo riusciti a fare. L’occhio medico mi ha consentito di avere una visione attenta delle esigenze reali dei nostri ospiti, ma mi ha consegnato anche la consapevolezza che una direzione generale esige una formazione amministrativa. Ora, dunque, attendo una figura dirigenziale, che possa tornare a collaborare a stretto giro con me come già è successo con la dottoressa Bruschi negli anni passati».

E poi: «In questo anno e mezzo, infine, il fatto di aver perso due medici e geriatri di grande riferimento per la città e per il mio percorso personale, come Daniele Villani e Attilio Calza, non ha fatto che accrescere il mio senso di responsabilità nei confronti di una struttura che è quella di riferimento nel settore per la città di Cremona. Certamente molti progetti anche legati al territorio faranno parte dei miei anni futuri, quelli che mi rivedranno alla guida del settore sanitario di Cremona Solidale con nuove consapevolezze e se possibile maggiore energia».

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