L'ANALISI
26 Maggio 2025 - 21:25
CREMA - Il nuovo macchinario, presentato oggi in ospedale, rientra nella maxi donazione da un milione di euro destinata al blocco operatorio, ufficializzata ormai quasi due mesi fa dall’Associazione Popolare Crema per il territorio e celebrata anche con la collocazione di una targa nell’atrio del monoblocco della palazzina centrale del nosocomio cittadino.
Tra gli altri investimenti più importanti, con acquisti che sono già operativi, rientra la tecnologia laser per gestire in modo mininvasivo la chirurgia dell’apparato urinario. Una spesa da 280mila euro, che ha contribuito ad equiparare la struttura complessa di Urologia alla pari dei più moderni reparti delle strutture ospedaliere metropolitane.
Questo macchinario ha già portato ad un significativo miglioramento dell’offerta sanitaria, grazie alla sua versatilità che si traduce nell’attivazione di diverse opzioni chirurgiche, quali la frammentazione e la polverizzazione dei calcoli, l’enucleazione, l’ablazione e la vaporizzazione contemporanea della prostata nell’ipertrofia e l’asportazione di tumori delle alte e basse vie urinarie.
Basti pensare che solo lo scorso anno, a Crema, ci sono stati 800 accessi al Pronto soccorso per colica renale. Con il laser c’è una maggiore precisione nell’incisione, vengono ridotti i tempi di procedura in sala operatoria, diventa più semplice il prelievo di materiale per l’esame istologico e quindi si ottiene una miglior efficacia nella diagnosi e nella cura. L’utilizzo del laser consente anche un minor sanguinamento post-operatorio e, quindi, una riduzione delle complicanze. Ciò significa minor tempo di degenza.
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