L'ANALISI
26 Maggio 2025 - 15:34
Il primario Luca Boccalon mostra la nuova strumentazione
CREMA - Più interventi chirurgici complessi, evitando di dirottare pazienti in altri ospedali, grazie ad un’attrezzatura all’avanguardia, costata oltre 300mila euro e presentata oggi in ospedale. La tecnologia di ultima generazione è frutto di una donazione, che ha coperto interamente l’acquisto, effettuata dall’Associazione Popolare Crema per il territorio, sostenuta dal banco Bpm.
La presentazione è avvenuta nella sala della direzione generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale, per poi passare al blocco operatorio, dove è stato mostrato il macchinario, già utilizzato per gli interventi. Si tratta di un portatile per radioscopia per applicazioni vascolari.
«Ci ritroviamo oggi — ha evidenziato il direttore generale dell’Asst Alessandro Cominelli — innanzitutto per rinnovare il nostro grazie all’Associazione Popolare Crema per il territorio e al banco Bpm. Questa nuova strumentazione ci consente interventi endovascolari, che prima non erano possibili qui al Maggiore. Si aprono dunque nuovi scenari più sicuri e efficaci».
Giorgio Olmo, presidente dell’associazione, ha ribadito la vicinanza della stessa all’Asst: «L’efficienza dell’ospedale è decisiva per la sua sopravvivenza e per la salute dei cremaschi — ha aggiunto — in relazione ai bisogni che ci verranno segnalati, siamo pronti a intervenire ulteriormente». L’assessore comunale al Welfare Anastasie Musumary ha ringraziato «anche per il valore sociale e etico della donazione», considerazione condivisa dal presidente dell’Area omogenea Gianni Rossoni: «Nuove tecnologie significano investire in competenze professionali e dunque un ulteriore miglioramento delle prestazioni».
A Luca Boccalon, direttore della struttura complessa di Chirurgia vascolare, Angelo Spinazzola, direttore della Radiologia interventistica e Guido Merli, primario di Anestesia e Rianimazione, il compito di illustrare a livello tecnico le opportunità di impiego della tecnologia. «Sono già stati effettuati due interventi su altrettanti pazienti. Uno, in particolare, un 80enne con un quadro clinico complesso — ha evidenziato Boccalon — e l’altro su un ultra 60enne con protesi fenestrata, ossia con fori all’interno dei quali vengono inseriti uno o più stent. La patologia, esclusa dal circolo, in questo caso interessava anche le arterie viscerali. La nuova dotazione garantisce tempi di acquisizione delle immagini più prolungati ed una risoluzione spaziale più elevata. Ciò consente di ottenere una visione di migliore qualità. La tecnologia beam filtration, la rimozione di fotoni a bassa energia da un fascio di raggi X riduce la dose di radiazioni al paziente».
Date queste caratteristiche, in presenza di un aneurisma dell’aorta, l’attrezzatura facilita l’impianto di protesi personalizzate, rivolte a correggere la patologia, escludendola dal circolo. I pazienti vengono seguiti in un’ottica multidisciplinare.
In sala, oggi, anche il responsabile d’area per Crema, Cremona e Mantova del banco Bpm Stefano Tegoni e il responsabile della filiale di Crema Valerio Suppa, oltre al direttore amministrativo dell’Asst stessa Giuseppe Ferrari e a quello sociosanitario Carolina Maffezzoni e all’ex primario Luciano Gandola.
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