L'ANALISI
25 Maggio 2025 - 05:10
CAPERGNANICA - Panettieri da oltre settant’anni, panettieri da quattro generazioni. Dal 1952, come recita l’insegna posta a fianco del negozio. Quella di fare il pane, per i Patrini, è una tradizione di famiglia, che viene tramandata di padre in figlio. «Il forno esiste dal 1952 – racconta Loris Patrini, che affianca la figlia Ambra, alla quale da qualche mese ha ceduto la titolarità dell’attività —. Ad avviarlo erano stati mio nonno Francesco e mio zio Tonino. Poi, nel 1958, era stato mio papà Giovanni a rilevare la conduzione». In una famiglia di fornai, per Loris è stato inevitabile mettere le mani nella farina. «Sono entrato nella panetteria nel 1972, quando avevo soltanto 13 anni. Finita la scuola media, mi sono subito messo a lavorare. Nel 1990, mio padre è andato in pensione e ho proseguito da solo, fino a gennaio di quest’anno, quando ho passato il testimone a mia figlia».
Nella forneria, Ambra è entrata nel 2013. Prima faceva l’istruttrice di nuoto in piscina a Crema: «Volevo lavorare in maniera autonoma – spiega la donna – e mi sentivo pronta dopo la formazione in famiglia. Mi piaceva ricercare cose nuove e introdurre novità e così ho fatto, ampliando notevolmente la nostra proposta alla clientela e la gamma di prodotti».
In un piccolo paese, la presenza di un fornaio è un servizio importante, ma Loris e Ambra non lo vedono solo in quest’ottica: «Per noi è principalmente una passione. È questo che ci fa andare avanti. Produciamo il pane e lo consegniamo a domicilio. Durante il Covid, la gente ci aspettava ogni mattina. In quel momento, c’era bisogno di solidarietà e di quei valori importanti che nelle piccole aziende come la nostra ancora rimangono».
Quello di fare il pane è un mestiere di sacrificio, anche se nel tempo qualcosa è cambiato: «Mio nonno – racconta Loris – iniziava alle 23. Noi adesso, grazie alla tecnologia, partiamo verso le quattro di mattina. Una volta si facevano due o tre tipi di pane, adesso noi ne proponiamo una dozzina, con farine e impasti diversi. La tecnica, però, non è cambiata, anche se i prodotti da forno sono aumentati».
Grazie alle nuove idee portate da Ambra, il panificio Patrini ha in previsione altre novità: «Vorremmo allargare il negozio con una bottega della degustazione, che proponga prodotti di nicchia e della nostra tradizione e magari organizzare anche delle serate a tema». Il focus, comunque, rimane sul pane e Loris fa capire cosa significhi essere panettiere: «La nostra ricchezza è la farina. Avere il magazzino pieno mi dà sicurezza di lavoro».
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