L'ANALISI
24 Maggio 2025 - 15:12
CASALMAGGIORE - «Serve più rigore rispetto alle velocità dei veicoli in transito lungo il ponte sul Po», secondo il consigliere comunale Luciano Toscani. «Non abbiamo dati sul numero dei veicoli di peso superiore a quello consentito che passano - ha detto -, non abbiamo dati sulla velocità, che a occhio sembra superiore al limite dei 50 km/h. Se la velocità e il peso sono due elementi decisivi per capire quanto durerà il ponte, forse possiamo fare di più per controllare che nessuno lo percorra a velocità superiore a quella consentita o con pesi superiori». Se n’è parlato in consiglio comunale e il sindaco, sul monitoraggio dell’attuale struttura, ha detto che «il ponte è già dotato di sensori sulle arcate: quando passano mezzi oltre il tonnellaggio consentito, si attiva una spia di allarme. Ci hanno sempre garantito che i dati raccolti non hanno evidenziato criticità tali da compromettere l’integrità strutturale nel breve termine. Non sono invece presenti sistemi in grado di calcolare la velocità dei veicoli in transito, per cui non possiamo fornire numeri certi sul superamento dei 50 km/h».
Bongiovanni ha indicato i limiti operativi delle forze dell’ordine e le proposte per intensificare i controlli: «È impossibile schierare pattuglie direttamente sul ponte, ma si possono predisporre postazioni di verifica in rotonda a Casalmaggiore o nei pressi del ristorante ‘Lido’ a Colorno. Sono convinto che, insieme a polizia stradale, carabinieri e polizia locale, potremmo valutare un aumento dei controlli per scoraggiare comportamenti a rischio», ha osservato.
Il tema è emerso nell’ambito del dibattito innescato dall’interrogazione presentata dal gruppo di Toscani, che ha ribadito le conseguenze della chiusura avvenuta in passato: «I danni sociali ed economici provocati al nostro territorio dalla chiusura del ponte sono stati enormi, compresa la chiusura del punto nascite, che ha portato a una drastica diminuzione del numero dei parti all’Oglio Po». Ricordando la scadenza stimata dai tecnici – «il 5 giugno ricorrono sei anni dalla data di riapertura del ponte, e il tecnico progettista aveva stimato una durata residua di dieci anni» – il consigliere ha sottolineato «I dubbi sono molti più delle certezze» sulla tempistica dei lavori: «Una volta terminata la progettazione non si cominciano i lavori il giorno dopo, i tempi non sono compatibili con le previsioni sui dieci anni restituiti dai tecnici».
Bongiovanni ha annunciato ufficialmente che il 10 giugno si terrà il consiglio comunale straordinario – convocato su richiesta di ‘Casalmaggiore la Tua Città’ –. Ma oltre al tema tangenziale in cui era stata richiesta la presenza del presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani, il sindaco ha pensato, per i temi legati al ponte, di invitare il presidente della Provincia di Parma, Alessandro Fadda, che è sindaco di Torrile. Invitato anche il sindaco di Colorno, Christian Stocchi, «che già in passato ci ha ospitati per approfondire la questione con Provincia di Parma», ha spiegato Bongiovanni.
Bongiovanni ha voluto poi ricordare come il dialogo con l’ente provinciale vada avanti da tempo: «Questo percorso è aperto sin dal 2017, coinvolgendo diversi presidenti di Provincia, da quello di Fidenza a quelli di Borgotaro e prima Salsomaggiore. Le stesse domande che sento stasera da parte dei consiglieri sono quelle che pongo personalmente al presidente ogni due o tre settimane. La risposta tipica è: ‘Stiamo concludendo i sondaggi: ne mancano cinque, quattro, tre…’. Il tema è costantemente seguito».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris