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IL CORDOGLIO

Gianni Pacenza, una vita per la comunità: il saluto di Acquanegra e Sesto

Volontario, consigliere e fondatore della Pro loco, è stato punto di riferimento per sport, solidarietà e memoria storica. Il sindaco Bricchi lo ricorda come un uomo capace di unire generazioni e di lasciare un’impronta profonda nel cuore del paese

Luca Luigi Ugaglia

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23 Maggio 2025 - 18:18

Gianni Pacenza, una vita per la comunità: il saluto di Acquanegra e Sesto

Giovanni (Gianni) Pacenza

SESTO/ACQUANEGRA - Addio a Giovanni Pacenza, per tutti ‘Gianni’. L’ex volontario ed ex consigliere comunale ad Acquanegra,  dove aveva abitato una vita prima di giungere a Sesto, è morto ieri a 70 anni. Il ricordo che lascia negli amici è quello di un uomo che ha dato molto al sociale, allo sport e  al mondo patriottico.

Aveva lavorato prima alle dipendenze di una ditta specializzata nella fabbricazione di serramenti in alluminio e successivamente come imbianchino.  Animato dalla volontà di promuovere le iniziative tipiche dello svago per tenere unito il paese, era stato tra i fondatori della Pro loco di Acquanegra, diventandone il primo presidente. Si era impegnato molto anche nell’amministrazione pubblica al fianco del sindaco storico Giorgio Canesi e poi come consigliere di minoranza ai tempi in cui la fascia tricolore era sulle spalle di Luciano Lanfredi.  Gianni era stato anche donatore di sangue, ‘passione solidale’ che aveva ereditato dal padre Artemio. 

Gli piaceva molto il calcio e nel periodo compreso fra gli anni Ottanta e Novanta aveva allenato la prima squadra e le giovanili della società di calcio di Acquanegra e  nel 2006 la Sestese.  Quattro anni dopo aveva fatto scrivere anche il suo nome sull’atto costitutivo del Sesto 2010. Avendo prestato il servizio militare nei bersaglieri, quando sempre ad Acquanegra Giorgio Fantoni aveva ricostituito l’associazione ‘Combattenti e Reduci-Costruttori di Pace’, lui gli aveva subito offerto tempo ed energie.

«Ho perso un amico e una persona che lascia un segno importante nella storia di Acquanegra –  annota il sindaco Oreste Bricchi – perché con il suo carattere amabile e gioviale aveva sempre coinvolto tutti, a cominciare dai giovani. Partecipava  attivamente alle cerimonie della Liberazione e del 4 Novembre e al monumento eravamo insieme anche lo scorso 25 Aprile per commemorare gli ottant’anni dalla fine della guerra».  L’ultimo saluto a Gianni, lunedì mattina alle 10,30.

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