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CASTELVETRO PIACENTINO

I più fragili negli alloggi comunali

Entreranno a far parte di un progetto di co-housing e inserimento occupazionale

Elisa Calamari

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24 Maggio 2025 - 05:05

I più fragili negli alloggi comunali

i partecipanti e il sindaco Silvia Granata e l’assistente sociale Roberta Puddu

CASTELVETRO PIACENTINO - San Giuliano ospiterà presto un’esperienza che sarà unicum in provincia di Piacenza: negli appartamenti comunali di via Sei Martiri, recentemente ristrutturati, saranno ospitati adulti fragili (di età compresa tra i 20 e i 40 anni, iscrivibili alle liste di collocamento mirato, con limitazioni fisiche o cognitive) che potranno entrare a far parte di un progetto di co-housing e inserimento occupazionale. Per presentare l’iniziativa alle associazioni del territorio e ai cittadini, chiamati a collaborare rendendo effettiva l’accoglienza, mercoledì sera è stato organizzato un incontro pubblico nella sala dell’oratorio della frazione. Presenti fra gli altri l’assistente sociale Roberta Puddu, referente del progetto finanziato anche dal Pnrr, e il sindaco Silvia Granata.

In base alle analisi dei professionisti di ‘Le Nuvole’ e ‘Strade blu’, partner del Comune di Castelvetro in questa iniziativa ai quali è stata affidata parte della gestione, la spesa giornaliera per utenza sarà pari a 105 euro, di cui 70 coperti tramite il Pnrr e solo 35 a carico del soggetto beneficiario. Per avviare il co-housing (o co-abitazione) Castelvetro ha infatti ottenuto un contributo di 715mila euro, di cui circa la metà servirà proprio per sostenere i costi. Nello specifico: 230mila euro serviranno per ricavare ulteriori quattro posti letto in due nuclei dell’ex farmacia di via Roma a Castelvetro; 120mila euro sono serviti per la ristrutturazione di San Giuliano; 315mila euro per avviare il servizio studiato a livello di distretto sanitario (che oltre il 2026, esauriti i fondi Pnrr, dovrà essere in grado di autosostenersi) e infine 50mila per gli arredi.

Qualcuno dal pubblico ha manifestato un po’ di preoccupazione sulle problematiche che potrebbero venire a crearsi durante la convivenza fra i residenti e gli ospiti del progetto di co-housing. Ad intervenire è stata la consigliera comunale Chiara Bruni, che fra l’altro vive proprio a San Giuliano: «Con questa iniziativa la frazione alza l’asticella dell’accoglienza – ha sottolineato –, perché avremo due esperienze abitative sul territorio». Il riferimento è alla comunità già esistente da anni, ovvero il distaccamento della ‘Casa di Lodesana’ della diocesi di Fidenza, che ospita la fase finale del percorso di recupero di tossicodipendenti. Questa esperienza fino ad ora non ha portato particolari problematiche nella frazione ma, anzi, ha arricchito il territorio sotto il profilo umano. Altrettanto ci si aspetta per il progetto in partenza che riguarda gli adulti disabili.

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