L'ANALISI
22 Maggio 2025 - 18:50
CREMONA - Fin dalle prime ore di stamattina (alle 6 la prima Messa) i devoti di Santa Rita da Cascia non si sono fatti attendere e si è formata, regolata dai volontari, la fila davanti alla chiesa di via Trecchi (gremita all'interno) per la tradizionale benedizione delle rose. Le liturgie si susseguiranno lungo tutta la giornata, intervallate dalle benedizioni impartite dai celebranti e dal rettore don Claudio Anselmi. Alle 9 la Messa solenne è stata celebrata, in rappresentanza del vescovo, da monsignor Carlo Rodolfi e accompagnata all'organo dal maestro Marco Fracassi.
Nell'omelia il canonico ha ricordato che Rita «aiuta a ritrovare la strada di Dio» e invitato i fedeli «in un mondo in cui tutto corre» e si è «sempre di corsa, anche nella fede» a rallentare, a prendersi una pausa per riflettere sulla nostra vita e sulla nostra esperienza cristiana, a porsi quelle domande profonde, anche scomode, alle quali la «santa degli impossibili» ha cercato di rispondere. Lei, colpita in profondità dal dolore, sa accogliere chi le si rivolge, perché ha accolto in se stessa l'esperienza di Gesù, pure nella spina che le trafisse la fronte, e che la collega intimamente al sacrificio della croce di Cristo.
«Il nuovo papa Leone XIV – ha proseguito il celebrante - ha invocato per la Chiesa e per il mondo la pace di Cristo risorto; da poco abbiamo celebrato la Pasqua. Domandiamoci allora se la Pasqua ha cambiato qualcosa nella nostra vita, senza la fretta di risponderci». Prendendo spunto dalle letture della Messa, monsignor Rodolfi ha declinato la domanda su alcuni aspetti della vita interiore e del rapporto con Dio e con il prossimo: la confidenza con il Signore, l'esperienza del perdono, le angustie che ci accompagnano e che non riusciamo a superare.
«La Pasqua – ha ribadito - attende una risposta». E il Vangelo dà indicazioni esigenti e concrete, come l'amore per i nemici, mentre sappiamo quanto è difficile amare e portare pazienza già verso coloro che ci vogliono bene. Eppure è questo l'amore di Dio di cui Rita ha fatto esperienza. Certo «è difficile vivere da cristiani, ma le nostre difficoltà non frenano il Signore nel volerci bene». Da qui l'esortazione a chiedere a Santa Rita l'aiuto «ad essere capaci di incontrare il Signore» perché «la nostra meta è la santità».
Nel pomeriggio la Messa delle 17.30 è stata celebrata da monsignor Massimo Calvi, vicario generale della diocesi. La festa si conclude domani con il rosario alle 17.30 seguito alle 18 dalla Messa di suffragio per gli iscritti e i benefattori defunti della Pia Unione, ora Associazione Amici di Santa Rita, alla quale sarà possibile dare o rinnovare l'adesione. Nel cortile adiacente alla chiesa è allestito il consueto spazio per la benedizione delle rose e degli oggetti e per l'offerta dei ceri alla statua della santa.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris