Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA. LA STATUA

Non c’è pace per il povero Stradivari

Violino di nuovo staccato, il professor Custode lo recupera e lo consegna in Comune

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

20 Maggio 2025 - 17:02

Non c’è pace per il povero Stradivari

Il violino staccato e la consegna dello strumento

CREMONA - Non c’è pace per il povero Antonio Stradivari, seduto comodamente davanti alla sua casa bottega, oggetto di ripetuti atti vandalici. La statua panchina in corso Garibaldi ha una storia travagliata, fin dalla sua nascita. Posizionata in largo Boccaccino, poi rimossa dopo le polemiche. Ci fu chi considerò oltraggiosa la figura in resina del massimo liutaio in posa per il piacere dei turisti. E al primo danneggiamento — è una condanna — la statua fu rimossa e dimenticata nei magazzini del Comune.

Nel 2016 viene posizionata in corso Garibaldi davanti alla casa nuziale del massimo liutaio, iniziativa legata alle azioni di rigenerazione urbana dell’importante arteria commerciale del centro storico. Da quel giorno si è susseguita una serie di danneggiamenti che non sembrano aver fine. Ripetutamente danneggiato il manico, la speranza che tali atti cessassero ha rischiato di perdersi, una volta scomparso il violino.

La manutenzione della statua monca dello strumento è stata affidata dal Comune agli studenti del liceo artistico nel segno di un lodevole percorso di presa in carico della cosa pubblica. I ragazzi e i professori ci hanno lavorato a lungo, progettando e realizzando le parti mancanti. Il compito di recupero dell’integrità della statua è stato affidato agli studenti della classe 4ª B, indirizzo scenografia del liceo artistico Stradivari, guidati dal professore Renato Cappelli.

Così due settimane fa è stato posizionato il violino, prima tappa verso la conclusione del lavoro: «Il 3 maggio scorso abbiamo posizionato il violino e neppure una settimana dopo è stato manomesso — racconta il docente, non senza una certa amarezza —. E solo qualche giorno prima avevamo fatto per prove per attaccare la mano e il manico. L’obiettivo rimane comunque quello di portare a termine il lavoro entro la fine dell’anno scolastico. Con i ragazzi ci siamo occupati di progettare il ripristino del violino e la mano che impugna il manico dello strumento. Ma forse sarebbe meglio pensare a una versione in bronzo, a prova di vandali».

Ed è ancora il mondo della scuola ad essersi preso cura della statua che tanto piace ai turisti che non vanno per il sottile e si fanno la foto anche se il maestro liutaio è senza il suo violino.

Il professor Francesco Custode, docente alla media Virgilio, ha notato, passando sabato scorso da corso Garibaldi, il violino sulla panchina: «Ancora se la sono presa col povero Stradivari — mi è venuto spontaneo pensare —. Poi ho deciso di prendere con me il violino e portarlo a SpazioComune perché lo consegnassero a chi se ne sta occupando e per non ricominciare il lavoro da capo».

Un atto di rispetto e di attenzione nei confronti della statua nella mira di vandali, rimasti sempre impuniti. Giorgio Scolari e Stefano Conia che contribuirono a ricostruire il manico del violino, vittima di uno dei primi danneggiamenti, non si danno ragione e hanno portato un violino quasi a risarcimento del povero maestro. «È veramente inqualificabile quello che sta accadendo — dicono i due maestri liutai —. Non è possibile che non si possa trovare una soluzione per questa povera immagine di Stradivari sotto scacco di persone incivili e irrispettose. E pensare che in molti si siedono a fianco di Stradivari per una foto».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400