L'ANALISI
21 Maggio 2025 - 05:05
Un tratto di guardrail sfondato e la vegetazione sopra i cartelli
CREMA - Vegetazione spontanea fuori controllo, che invade in parte la superstrada, coprendo i cartelli della segnaletica. E guardrail sfondati dagli incidenti stradali, ma mai sostituiti.
È allarme sicurezza lungo la Paullese raddoppiata. Le stesse condizioni del manto stradale non sono sempre ottimali, tanto che già mesi fa la Provincia ha abbassato da 110 a 90 chilometri orari il limite di velocità nel tratto tra lo svincolo per Dovera e Pandino e quello per Vaiano Cremasco. E non è finita qui: adesso c’è un vuoto normativo che mette a rischio l’installazione dell’autovelox fisso all’altezza del ponte di Spino d’Adda della Paullese.
Una situazione molto critica sotto vari punti di vista a livello di sicurezza — sottolinea il sindaco di Spino Enzo Galbiati (nella foto a lato) che, in qualità di referente dell’Area omogenea per la viabilità del Cremasco, è in costante contatto con gli uffici cremonesi e la polizia provinciale —: siamo molto preoccupati in particolare per l’installazione dell’autovelox, un intervento che sembrava cosa fatta l’autunno scorso, per cercare di garantire maggior sicurezza in un tratto tra i più pericolosi della viabilità cremasca, teatro di numerosi incidenti, alcuni anche mortali, nel corso degli ultimi anni. In più la superstrada è martoriata da problemi di manutenzione, in particolare dalla crescita della vegetazione spontanea che deborda ormai sull’asse stradale, coprendo la segnaletica. E poi i guardrail danneggiati dagli incidenti degli ultimi anni, che da lungo tempo devono essere sostituiti».
Dal canto suo, il presidente della provincia Roberto Mariani (nella foto sotto) garantisce il massimo impegno dell’ente, compatibilmente con i fondi disponibili. «Si dà priorità alle situazioni più compromesse, ma è evidente che la coperta è troppo corta e che senza un cambio di rotta a livello nazionale i territori saranno costretti a scegliere tra ciò che è necessario e ciò che è urgente, rinunciando al resto — commenta —: nonostante la pesante decurtazione di fondi da parte del governo con una mia deliberazione cerchiamo di intervenire destinando parte dell’avanzo vincolato, derivante dai proventi delle sanzioni al codice della strada. Spendiamo 250mila euro per l’acquisto di una macchina multifunzione destinata al personale per lo sfalcio dell’erba e la manutenzione di vari tratti delle strade provinciali e altri 325mila euro per interventi di manutenzione ordinaria».
Sugli ormai interventi di manutenzione a garanzia della sicurezza, la Provincia fa sapere «che l’impresa deve approvvigionare il materiale, siamo dunque legati ai tempi di fornitura dei nuovi guardrail e non sarà possibile intervenire entro il mese di maggio».
Per il rifacimento di tratti di asfalto, anche in prossimità del ponte di Spino, si andrà all’estate. Un chilometro interesserà la carreggiata in direzione Crema tra Monte e Vaiano. Durante i lavori di asfaltatura è prevista la chiusura di una corsia. Per sfalcio e pulizia le squadre interverranno entro fine giugno. In merito all’autovelox, in provincia stanno aspettando che ci siano chiarimenti in merito alle ultime sentenze della Corte di cassazione, che hanno stabilito che chi è stato multato da un autovelox non omologato abbia diritto all’annullamento della sanzione. I pronunciamenti della Cassazione sui ricorsi degli automobilisti hanno alla base il principio che «approvazione e omologazione non siano procedure equivalenti, né alternative, ma entrambe obbligatorie», hanno scritto i giudici. Da qui il caos che ha colpito province e Comuni titolari di impianti di rilevamento della velocità, ora in attesa che venga risolto il vuoto normativo che ha portato a migliaia di ricorsi in tutta Italia, quasi sempre con esito favorevole. Il via libera all’impianto lo aveva dato in autunno Mariani, proprio dopo un incontro con Galbiati.
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