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Note, ironia e coraggio battono l’isolamento

Cerebrolesi: fa centro a Cremona Solidale lo spettacolo realizzato dall’associazione Go.On

La Provincia Redazione

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20 Maggio 2025 - 08:31

Note, ironia e coraggio battono l’isolamento

Go.On con al centro i fondatori Cristina Morandi e Gino Fornasari

CREMONA - «Siamo animati dal desiderio di creare percorsi nuovi, con la consapevolezza che ciò che il singolo non è più in grado di fare, insieme, può essere ancora possibile».

È la filosofia costitutiva di Go.On, associazione cremonese attiva da più di dieci anni. Nel 2012, furono infatti Cristina Morandi e suo marito, Gino Fornasari, a fondarla, a seguito del drammatico ictus che lo colpì. Oggi, Go.On (che conta circa 140 soci, di cui 50 in costante attività), rappresenta un punto di riferimento per le famiglie della città che affrontano la difficile realtà delle cerebrolesioni e miolesioni acquisite, sostenendole attraverso iniziative in grado di promuovere il mantenimento della relazioni con la società.

Un mission che si avvale anche di collaborazioni con i soggetti del territorio, tra cui la convenzione con l’Azienda Speciale Comunale Cremona Solidale, che a partire dal 2022 ha sviluppato un percorso assistenziale dedicato alla presa in carico multidisciplinare dei pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite. E proprio per gli ospiti di Cremona Solidale, questo mese, Go.On ha portato in scena ‘Lanciatori di Stelle’, uno spettacolo che ripropone alcuni tra i più famosi stralci della storia dei musical, riadattandoli alle speciali abilità degli attori in scena.

«L’obiettivo di ‘Lanciatori di Stelle’ è abbattere l’isolamento - spiega la presidente dell’associazione, Cristina Morandi. - Desideriamo ricordare alle persone con GCA e alle loro famiglie che continuare a vivere con entusiasmo ed ironia, a discapito di una condizione destabilizzante è ancora possibile. Ma che per farlo, occorre unire le forze, creando reti efficaci».

volontari

Un momento dello spettacolo di Go.On ‘Lanciatori di stelle

Morandi ha poi puntualizzato: «In assenza di figure sanitarie specifiche, la nostra associazione punta molto sulla responsabilizzazione dei caregiver. Tuttavia, obiettivo centrale rimane il reintegro in società della persona con GCA, anche attraverso un utilizzo efficace delle abilità residue».

duo

L’intervento di Pietro Ghidoni presidente di Enriconoi

A tal proposito, Morandi ha chiarito con un esempio concreto: «Per noi, è sempre stato abituale organizzare cene di gruppo, con il fondamentale supporto dei famigliari. Ma in queste occasioni, sono ormai gli associati diversamente abili ad assistersi vicendevolmente, con grande orgoglio».

Alla costante apertura al ‘mondo esterno’ guarda con favore anche l’Associazione Enriconoi, al fianco di chi ha subito gravi lesioni cerebrali.
«Nel 2017, a seguito di un trauma, il nostro amico Enrico Dusi venne accolto da Cremona Solidale - ha spiegato infatti il presidente dell'associazione, Pietro Ghidoni -. La convenzione nata nel 2022 con la struttura di via Brescia, grazie alla quale è stato possibile dedicare 4 posti letto a pazienti altrimenti privi di specifico riconoscimento regionale, è un atto di amore per ricordarlo, e per venire incontro a questa popolazione spesso dimenticata dai servizi territoriali».

Ghidoni ha poi puntualizzato: «Al momento, Cremona Solidale ospita due pazienti con GCA: anche loro, hanno assistito allo spettacolo di Go.On. Una finestra, per noi, su percorsi futuri», ha concluso il presidente di Enriconoi «ai quali sarebbe bello pensare, magari, proprio insieme a Go.On».

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