L'ANALISI
IL FOLCIONI È UN CASO POLITICO
18 Maggio 2025 - 10:55
Il civico istituto musicale Folcioni e Alessandro Lupo Pasini
CREMA - Dopo 26 anni, Alessandro Lupo Pasini non sarà più il direttore e coordinatore didattico dell’istituto musicale Folcioni. A sopprimere questa figura è stato il consiglio di amministrazione della Fondazione San Domenico, riunitosi l’altra sera. Una decisione presa a maggioranza (hanno votato contro Giovanna Caravaggio, Alessandro Bologna, Beatrice Terni e Patrizia Piarulli), che era nell’aria e che ora è diventata ufficiale.
A partire dal primo luglio, Lupo Pasini, che al Folcioni lavora dal 1993, tornerà ad essere un semplice insegnante di pianoforte. La notizia ha trovato l’immediata reazione del centrodestra, che ha bollato come «grave la soppressione della figura ricoperta da Lupo Pasini» e ha sollecitato l’amministrazione comunale «a dare dei chiarimenti». Un condanna alla decisione del Cda è arrivata ieri da tutti i capigruppo di minoranza: Andrea Bergamaschini per la Lega, Laura Zanibelli per Forza Italia, Giovanni De Grazia per Fratelli d’Italia, Ilaria Chiodo per la lista Borghetti e Simone Beretta, per il momento, di Italia Viva.
«Intendiamo esprimere la nostra più ferma contrarietà alla decisione di sopprimere la figura del coordinatore didattico dell’istituto Folcioni, ruolo ricoperto con competenza e passione dal maestro Lupo Pasini, al quale si deve il valore della scuola musicale cittadina. È proprio grazie al suo lavoro se oggi il Folcioni rappresenta un punto di riferimento per la formazione musicale e artistica nel nostro territorio. Il suo impegno ha saputo coniugare qualità, visione e continuità, contribuendo in maniera determinante alla crescita dell’Istituto e al suo riconoscimento anche oltre i confini locali».
Le minoranze bocciano dunque la decisione del Cda: «La scelta appare incomprensibile, oltre che dannosa per l’equilibrio didattico e culturale costruito nel tempo. Una decisione che ha spaccato lo stesso consiglio di amministrazione, creando divisioni e disorientamento all’interno dell’istituzione. Si tratta di una scelta chiaramente divisiva, che mina la stabilità e il buon funzionamento del Folcioni».
Anche sulla decisione di non rimpiazzare Lupo Pasini, i capigruppo dissentono: «Ancor più grave è apprendere che non verrà individuato un nuovo coordinatore o direttore didattico. Una scuola senza coordinamento non si è mai vista; non è questo il modo per far crescere una realtà formativa che ha saputo costruire nel tempo credibilità, fiducia e qualità. Lasciare il Folcioni senza una guida significa disinteressarsi del futuro dell’istituto e degli studenti che lo frequentano. L’amministrazione comunale ha il dovere di fornire spiegazioni chiare e puntuali su una decisione tanto delicata, che colpisce al cuore una delle istituzioni culturali più importanti del nostro territorio».
La critica si allarga anche alla recente scelta di Guido Giordana come presidente della Fondazione San Domenico, dalla quale dipende il Folcioni: «Non possiamo non evidenziare che la nomina dell’attuale presidente è avvenuta senza alcuna condivisione: un atto imposto dall’alto, tanto che il rappresentante delle minoranze nel Cda non ha espresso voto favorevole. Questo metodo accentua la sensazione di una gestione priva di dialogo e di rispetto per il ruolo e le professionalità coinvolte. La cultura non può essere trattata come terreno di conquista politica: deve essere tutelata, valorizzata e guidata da chi ha dimostrato di avere competenze, visione e radicamento nel territorio. Per questo esprimiamo la nostra stima a Lupo Pasini e preoccupazione per la direzione che l’amministrazione ha deciso di intraprendere. Chiederemo spiegazioni in consiglio comunale. Qualcuno dovrà rendere conto di scelte che penalizzano il valore storico e culturale della città».
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