L'ANALISI
18 Maggio 2025 - 05:15
Nel riquadro Daniele Guerci
CREMA - Gli open giovanili e il campionato nazionale under 26 a coppie di Salsomaggiore, dove è arrivato nono, e quello agonisti a squadre, con il settimo posto. Nuovi brillanti risultati per Daniele Guerci, 13enne campioncino del bridge cremasco, che gioca in coppia con il 23enne Guglielmo Patrini.
Una passione che il giovanissimo studente ha coltivato negli ultimi anni. Galeotto un libro sul bridge che ha trovato in casa, acquistato dal padre. Con la curiosità tipica di un bambino Daniele si è messo a sfogliarlo. Ragazzino sveglio e che impara subito, nel giro di qualche giorno era già capace di disputare partite del popolare gioco di carte. Le prime le ha giocate online. Adesso partecipa a tornei di caratura nazionale.
«Ho imparato leggendo un libro che ho trovato in casa, l’aveva comprato mio padre Alessandro. Poi ho iniziato a giocare online. Già la prima volta in cui sono stato al circolo mi sono messo al tavolo. A oggi sono tre anni e sono tesserato come agonista Cadetto». Daniele frequenta la seconda media alla Fondazione Carlo Manziana, ed è uno dei più assidui del circolo di via Cavour. «Quest’anno nelle varie gare ho conosciuto la maggior parte dei bridgisti della mia età. Lo scorso anno erano allievi, mentre io ero agonista. I miei coetanei provengono principalmente dal circolo Centobuchi di Monteprandone, nell’Ascolano. Ho saputo che il loro allenatore insegnava bridge nelle scuole della zona facendo appassionare i ragazzi a questo sport. Sono leggermente più numerosi i ragazzi, tante le coppie: la percentuale maggiore è quella degli allievi».
Le motivazioni di Daniele nel proseguire in questo cammino stanno crescendo di pari passo con l’arrivo dei primi importanti risultati. «Sto raccogliendo molte soddisfazioni – conclude il ragazzino – come il nono posto al torneo nazionale under 26 al torneo di Salsomaggiore, in coppia con Gugliemo. Giocare a squadre è per me la novità di quest’anno. Bello formare delle coppie, i più forti con i più forti. Il bridge è uno sport divertente e spero che molti ragazzi e ragazze vogliano avvicinarsi. I miei compagni di scuola sono abbastanza curiosi, però essendo molto complesso da spiegare è difficilissimo trovare il tempo per farlo».
E ci vuole anche una mente predisposta, oltre che la voglia di imparare. «Matematica, logica e memoria sono alla base di questa disciplina sportiva. Sono dell’idea che, una volta spiegate le regole essenziali, lo spirito di competitività induca a proseguire. Sarei contento se, leggendo queste righe, molti ragazzi venissero al circolo di via Cavour, dove annualmente si tengono gratuitamente dei corsi per principianti».
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