L'ANALISI
17 Maggio 2025 - 21:10
Genea Ludrini, Nancy Pederzani, Alice Berselli, Alessio Maganuco, Federica Verduzzo e Anna Morali alla presentazione del primo Crema Pride
CREMA - La scritta «Call me proud» (chiamami orgoglioso) sulle magliette è un aperto richiamo alla storia d’amore ‘cremasca’ tra Elio e Oliver: gli organizzatori del Crema Pride contano su un debutto da Oscar per la parata che, sabato prossimo, celebrerà l’orgoglio Lgbtqia+ per rivendicare diritti, uguaglianza e rispetto.
Oggi i componenti del comitato promotore hanno svelato i dettagli della manifestazione: lo start alle 15 da piazza Garibaldi; il corteo di tre chilometri aperto da una banda musicale costituita per l’occasione; i due carri che scandiranno la marcia tra show di drag queen e dj-set; il risciò delle famiglie arcobaleno; gli striscioni di associazioni e partiti; gli interventi conclusivi al ritorno in piazza; il party inclusivo notturno (prevendite aperte, info sui social ufficiali) al Magika Disco Club con balletti di videodance e spettacoli di burlesque.
Per fare festa e per rilanciare tutti i messaggi profondi di cui il Pride è veicolo spontaneo, hanno spiegato i volontari Alessio Maganuco, Nancy Pederzani, Genea Ludrini, Federica Verduzzo, Anna Morali e Alice Berselli. Quest’ultima ha dichiarato: «Nonostante l’odio che abbiamo visto scorrere sui social, dal territorio sono emersi anche tanti segnali incoraggianti. Alla campagna indetta per raccogliere fondi e supporto hanno fin qui aderito 27 fra associazioni, enti, sindacati, partiti e attività commerciali. Ci aspettiamo un ulteriore aiuto nel rush finale. Intanto, ringraziamo tutti i volontari che stando partecipando ai banchetti allestiti nel quadro delle iniziative promozionali».
Resta un po’ di amaro in bocca per il limitato sostegno delle amministrazioni pubbliche: solo i Comuni di Crema, Cremona, Casaletto Vaprio e Torre de’ Picenardi, oltre alla Provincia e all’ufficio provinciale per le Pari opportunità, hanno formalizzato il loro appoggio alla manifestazione. «Ma c’è ancora un po’ di tempo per farsi avanti — hanno sottolineato i curatori —. Invitiamo alla parata tutti gli amministratori e, allo stesso tempo, chiediamo alla città di condividere segni e simboli del Pride, magari colorando le vetrine ed esponendo le bandiere».
Nella Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia — celebrata proprio oggi — Maganuco e Pederzani hanno snocciolato dati inquietanti: il 65% delle denunce provenienti dalla comunità Lgbtqia+ riguarda violenze e discriminazioni, spesso maturate in famiglia dopo il coming out. E in oltre il 10% dei casi vengono denunciati tentativi di terapie di conversione. Non solo: secondo un sondaggio dell’Agenzia Ue per i diritti fondamentali il 68% dichiara di aver subito bullismo a scuola e il 51% afferma di nascondere orientamento e identità di genere sul luogo di lavoro.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris