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MUTUI: LO SCENARIO

Cremona va controcorrente

In Lombardia le richieste di surroga volano: sono sopra la media nazionale, dal 36,1% al 39,8% del totale. In provincia il trend è differente: erano il 39,1% nel 2024 e sono ferme al 29,1% nel primo trimestre 2025

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

16 Maggio 2025 - 05:10

Cremona va controcorrente

CREMONA - Volano le richieste di surroga dei mutui, ma non in provincia di Cremona. Le mosse di Francoforte hanno permesso ai tassi di interesse dei mutui a 20 e 30 anni di calare notevolmente rispetto all’inizio dello scorso anno, soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti a tasso variabile, il cui tan (tasso annuale nominale) medio è passato dal 4,94% di gennaio 2024 al 3,29% attuale. Un calo si è verificato, in modo più contenuto, anche per i mutui a tasso fisso, che si confermano l’opzione più conveniente, con il tan medio che è passato dal 3,17% al 3%. Complice il calo dei tassi, le richieste per questa finalità di finanziamento sono passate dal 31,2% del totale nel 2023, al 34,4% nel 2024 fino a pesare per il 37,6% del mix nel primo trimestre di quest’anno: una crescita del 10,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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Questi dati hanno avuto conseguenze importanti anche in Lombardia, dove nel primo trimestre del 2025 le richieste di surroga sono appunto state sopra la media nazionale: dal 36,1% al 39,8% del totale. Cremona però va controcorrente, perché le richieste di surroga del 2024 erano 39,1% e quelle di quest’anno sono ferme a 29,1%. Un -25,6% che rappresenta la percentuale negativa maggiore della regione, seguita solo dal -10% di Lecco, dal -8,1% di Sondrio e dal -3,8% di Pavia. Secondo Mutuionline.it, i consumatori che surrogano e scelgono un tasso fisso nel 56,3% dei casi avevano già scelto questa tipologia di finanziamento al momento della stipula del mutuo, mentre il 32,3% abbandona un tasso variabile, il 7,4% lascia un mutuo a tasso variabile con cap (ovvero con l’importo massimo della rata bloccato) e il 4,1% passa da un tasso misto al fisso. Chi surroga il proprio mutuo e si orienta verso il tasso variabile, invece, nell’80% dei casi aveva scelto la stessa tipologia di finanziamento anche alla stipula del finanziamento, mentre il restante 20% lascia un mutuo a tasso fisso.

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