L'ANALISI
15 Maggio 2025 - 16:10
CASALMAGGIORE - Ieri pomeriggio, 14 maggio 2025, a bordo della motonave Padus attraccata a Boretto, si è svolta la presentazione ufficiale del progetto R.O.B.IN. – Rete Operativa di Bacino INterregionale – promosso nell’ambito della Riserva della Biosfera Po Grande riconosciuta da UNESCO.
Il progetto, coordinato dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Po (ADBPO) in collaborazione con l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo), coinvolge 13 comuni rivieraschi distribuiti tra le province di Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Parma: Boretto, Brescello, Casalmaggiore, Dosolo, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Pomponesco, Sabbioneta, Sissa Trecasali, Sorbolo Mezzani, Viadana e Polesine Zibello.
L’obiettivo è quello di mettere in rete questi territori lungo il Grande Fiume per sviluppare un modello di turismo slow e sostenibile, attraverso una rete integrata di mobilità fluviale, ciclovie e trasporto pubblico locale. Il punto di partenza simbolico è proprio la Padus, storica motonave che rischiava la dismissione ma che ora, grazie alla collaborazione con il gestore Living the River, tornerà a navigare, diventando parte attiva della rete turistica sul Po.
Alla presentazione sono intervenuti, oltre ai sindaci e agli amministratori dei comuni coinvolti, figure chiave della governance fluviale e culturale del progetto: Fernanda Moroni, dirigente di ADBPO, Ludovica Ramella per la segreteria tecnica della Riserva Po Grande, Alessio Picarelli, dirigente del servizio Navigazione Internal di AIPo, Cristian Soldati, armatore di Living the River, e Paolo Antonini, presidente dell’associazione Amici del Po.
Per i comuni hanno partecipato: Andrea Codelupi e Andrea Vaccari (Boretto), Carlo Fiumicino (Brescello), Filippo Bongiovanni (Casalmaggiore), Pietro Bortolotti (Dosolo), Federico Carnevali (Gualtieri), Piero Dallasta (Guastalla), Mario Giovanardi (Luzzara), Giuseppe Baruffaldi (Pomponesco), Sara Tonini (Sissa Trecasali), Gianmaria Fava (Sorbolo Mezzani), Elisa Montanari (Viadana), oltre a rappresentanti di Polesine Zibello e Sabbioneta.
Nel corso dell’incontro si è sottolineata la volontà condivisa di promuovere non solo una connessione fisica tra le due sponde del fiume, ma anche una nuova idea di Po come infrastruttura naturale al centro di strategie di sviluppo sostenibile e partecipato. Come ha dichiarato Moroni, l’iniziativa mira a rafforzare il legame tra i paesaggi rivieraschi e le comunità che li abitano, puntando su cultura, educazione ambientale e nuove forme di economia verde.
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