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CREMONA. I FRONTI APERTI

E le multe agli esercenti diventano un caso

Portesani attacca: «Sembra di vivere in un mondo al contrario: invece di controllare le baby gang si esce di notte per sanzionare chi lavora». L’amministrazione incontrerà i referenti del commercio

Mauro Cabrini

Email:

mcabrini@laprovinciacr.it

16 Maggio 2025 - 05:25

E le multe agli esercenti diventano un caso

Nel riquadro Alessandro Portesani

CREMONA - Com’era facilmente prevedibile, diventa politico il caso del blitz della Polizia Locale scattato la notte del 24 aprile, con caffè, lounge bar, ristoranti e pizzerie sanzionati con una multa da 454 euro per non avere messo in sicurezza i plateatici dopo l’orario di chiusura.

Intervento naturalmente legittimo, quello dei vigili: il regolamento comunale impone di sgomberare i dehors alle 2 di notte e di provvedere a legare tavoli e sedie con catene e lucchetti con l’obiettivo di evitare che gli arredi esterni vengano spostati, vandalizzati o utilizzati impropriamente. Ma anche facilmente interpretabile come ‘vessatorio’: è quello il tono delle polemiche che stanno serpeggiando fra gli esercenti stessi e sui social ed è sempre quello il concetto espresso da Alessandro Portesani, che definisce la vicenda «singolare e quasi grottesca».

Poi entra nel merito mettendo politicamente nel mirino il sindaco, Andrea Virgilio, e l’assessore alla Sicurezza, Santo Canale: «Le multe agli esercenti del centro ripropongono, ancora una volta, l’annosa questione della gestione della polizia locale da parte del sindaco e del suo assessore alla Sicurezza. Siamo proprio in un mondo al contrario: con chi provoca disordini e mette a rischio l’incolumità delle persone, si usa la mano di piuma; con chi, invece, lavora per sbarcare il lunario, ecco che si utilizza il pugno di ferro» entra subito a gamba testa il capogruppo della civica Novità a Cremona.

Che poi articola ulteriormente il suo pensiero: «Verso chi consuma reati, si ha sempre un motivo di giustificazione: la loro condizione sociale, la loro origine, un malinteso senso di solidarietà sono sempre scusanti. Verso chi invece fa il proprio lavoro seriamente e non chiede nulla a nessuno, ecco che ogni giustificazione sparisce come neve al sole. Noi abbiamo sperato, da sempre, che gli agenti della Polizia Locale fossero utilizzati, alle 3 del mattino, per prevenire e arginare la malavita, non per andare ad affibbiare multe ai commercianti. Lo abbiamo chiesto in tutti modi all’amministrazione».

Ma la risposta «è sempre stata picche. Poi ci accorgiamo che i vigili possono tranquillamente uscire e punire coloro che non hanno incatenato le sedie ai tavoli dei plateatici, quasi fossero loro i corresponsabili delle risse che spesso si scatenano proprio in centro. Avevamo sperato che l’amministrazione prima di passare alle sanzioni, per altro pesanti, potesse condurre un’operazione di aiuto agli esercenti; magari assistendoli nel cuore della notte e al momento della chiusura per evitare episodi di violenza che gli esercenti stanno, in queste ore, denunciando di subire. No: si è fatto esattamente il contrario. Più facile multare un barista che controllare e dissuadere le bande di ragazzotti che non vedono l’ora di confrontarsi a suon di bastonate o di bottigliate sulla testa».

Torna all’aggressione subita dal barman de La Ciocco, Portesani: «È stato ferito gravemente proprio nel momento della chiusura del locale e quella vicenda avrebbe dovuto spingere ad una riflessione e non ad un esercizio del potere così palesemente fuori luogo».

L’amministrazione, dal canto suo, preferisce non replicare. E incontrerà i referenti degli esercenti già nelle prossime ore. 

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Commenti all'articolo

  • fatacco_cr

    17 Maggio 2025 - 14:28

    Spieghino perché i vigili non possono uscire di notte per problemi relativi alla sicurezza mentre possono uscire per mettere queste multe!

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