L'ANALISI
MONTICELLI D'ONGINA
15 Maggio 2025 - 12:19
MONTICELLI D'ONGINA - Una voce al telefono che dice «Sono un carabiniere di Cremona», poi una falsa divisa e la paura: così un’anziana è stata ingannata. La vittima, 80 anni, è stata indotta a consegnare 1,2 kg di oro credendo di collaborare con l’Arma: la truffatrice che l’ha preso si fingeva inviata del tribunale, ma non sapeva di avere i veri carabinieri a pochi passi. Il raggiro ben orchestrato è stato infatti bloccato grazie al tempestivo intervento dei militari della locale stazione: hanno arrestato una 43enne di origini campane, ammanettata in flagrante con l’accusa di truffa aggravata.
L’episodio si è consumato nel primo pomeriggio di ieri, a farne le spese è stata appunto un’anziana del paese, che ha ricevuto una telefonata inquietante sul numero fisso di casa. Dall’altra parte della linea, un uomo che si è qualificato come carabiniere di Cremona, raccontando che l’auto intestata al marito risultava coinvolta in un’indagine su una rapina avvenuta in banca. La donna è stata indotta a credere che, per escludere ogni coinvolgimento, dovesse far verificare tutti gli oggetti in oro presenti in casa.
Per rendere il tutto più credibile, il sedicente carabiniere l’ha tenuta al telefono per oltre mezz’ora, ‘guidandola’ mentre preparava i gioielli su un panno bianco, e dicendole che a breve sarebbe arrivata presso la sua abitazione un’incaricata del tribunale di Piacenza, per il ritiro temporaneo degli oggetti. Puntuale, una donna vestita di nero si è presentata alla porta, ha fotografato i preziosi e i documenti dell'anziana e del marito presente in casa, li ha messi in un sacchetto marrone e li ha riposti nella propria borsa. Poi si è allontanata a piedi.
Nel frattempo, i carabinieri di Monticelli d’Ongina, già allertati dalla centrale operativa di Fiorenzuola d’Arda per sospetti tentativi di truffa registrati nella zona nelle ore precedenti, erano in pattuglia nelle vie del paese. Lì hanno notato una donna sconosciuta aggirarsi in modo sospetto, mentre parlava al telefono con fare circospetto. Hanno deciso di intervenire. Alla vista dei militari, la donna ha mostrato nervosismo e non è stata in grado di giustificare la sua presenza in zona. Controllata la borsa, è stato trovato un sacchetto contenente i gioielli.
Poco dopo è arrivata in caserma la chiamata dell’anziana, in stato di forte agitazione: «Mi hanno appena truffata!», ha riferito una volta compreso l’accaduto. La vittima si è poi recata in caserma dove ha formalizzato la querela e ha riconosciuto con certezza la donna che si era presentata a casa sua, tra le foto mostrate dai carabinieri. Anche il marito ha confermato l’identità della sospettata. Tutti i monili e i gioielli recuperati, per un valore che oscilla tra gli 80mila e i 90mila euro, sono così stati restituiti alla coppia di anziani.
La truffatrice, sprovvista di documenti, è stata invece identificata tramite rilievi foto-dattiloscopici e trattenuta a disposizione dell’autorità giudiziaria nella camera di sicurezza della compagnia di Fiorenzuola, dove ha richiesto assistenza sanitaria per ansia e agitazione. Visitata a Piacenza, è stata dimessa con prescrizione di ansiolitici. Ora resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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