L'ANALISI
14 Maggio 2025 - 17:06
CREMA - Asilo nido cercasi disperatamente: una delle sfide più ardue della primavera per i neo genitori cremaschi e molti restano a bocca asciutta. In aggiunta bisogna fare i conti con rette, che ben difficilmente sono inferiori a 600 euro al mese, con punte di 700-800 nelle microstrutture private. Ai comunali, l'incremento della tariffa mensile, quest'anno, è stato del 5,2% rispetto al periodo 2023-2024. Ma si è trattato del primo aumento, applicato dall'ente di piazza Duomo dopo otto anni in cui la retta era rimasta invariata.
La penuria di offerta è confermata dalla lista d'attesa dei due asili comunali (via Cappuccini ai Sabbioni e via Braguti): sono 47 i bimbi che non potranno cominciare a settembre. Si tratta di piccolissimi, nati nel 2024 o addirittura nei primi mesi di quest'anno. L'anno scorso erano 'solo' 26, il che significa un incremento dell'80% (21 unità). Se si considerano anche i non residenti, quasi sempre esclusi per ragioni legate al regolamento di accesso che dà la priorità a chi abiti in città, nel 2024 erano rimaste inevase 38 domande.
Tutto questo nonostante il Comune sia riuscito ad incrementare ulteriormente le opportunità, salendo dai 51 posti messi a disposizione nel 2024, ai 56 attuali, un più 10%. I nuovi ammessi sono 54, 26 per ognuno dei due asili nido, più due posti che si sono liberati per rinunce nell'anno in corso.
Nella lista di attesa sono comprese anche alcune domande presentate da genitori che vivono fuori città, ma comunque nelle vicinanze, ad esempio nei paesi come Capergnanica, Ripalta Cremasca, Bagnolo, Sergnano, Quintano, Casaletto Ceredano, Pieranica e Romanengo. Ci sono poi richieste da Soresina e Piacenza. Si tratta di famiglie che troverebbero comodo avere i figli al nido in città per ragioni principalmente lavorative.
Per regolamento, l'accesso ai posti disponibili tiene conto innanzitutto della celerità con cui mamme e papà inoltrano la richiesta, ogni volta che il Comune apre i termini. E relega in posizione di rincalzo i non residenti, che risultano dunque quasi sempre esclusi. Tutte le candidature che sono state inserite nella lista d'attesa potranno eventualmente essere rivalutate in caso di rinunce.
Da ricordare che già nel 2023 al Braguti era stata attivata una sezione in più, portando i posti complessivi nelle due sedi a quota 108. A settembre del prossimo anno sarà pronto il nuovo nido di via Desti, da 48 posti, in corso di costruzione. Il cantiere viene seguito passo passo dalla giunta, in particolare dall'assessore ai Lavori pubblici Giorgio Pagliari e dalla collega all' Istruzione Emanuela Nichetti.
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