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Il Daspo urbano è realtà, ecco dove può scattare

Modificato il regolamento di polizia: tra le aree sensibili parchi, stazione e piazze

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

13 Maggio 2025 - 20:43

Il Daspo urbano è realtà, ecco dove può scattare

Il sindaco Fabio Bergamaschi e una volante della Polizia locale

CREMA - Un regolamento che, come ha evidenziato il presidente della commissione Statuto Enzo Benelli, «vuole essere soprattutto, uno strumento per la tutela del decoro del nostro patrimonio urbano e paesaggistico, con linee e suggerimenti per una serena convivenza tra cittadini». Ma in Comune non dimenticano le aree più problematiche della città, le cosiddette ‘zone rosse’, anche se tecnicamente non vengono definite così, ma ‘zone particolarmente sensibili’.

Si tratta largo Falcone e Borsellino, il percorso cittadino lungo il Serio, le principale aree verdi, come Porta Serio, Bonaldi, Campo di Marte, IV Novembre, ma anche viale Repubblica, piazza Garibaldi, la zona del centro storico con le vie dello shopping e piazza Duomo, la basilica di Santa Maria e piazzale Martiri della Libertà (hub dei pullman e velostazione). Vanno ad aggiungersi a quelle che già per legge sono oggetto di particolare attenzione.

Con l’approvazione del rinnovato regolamento di polizia urbana in consiglio comunale, arrivata ieri sera a tarda ora, in queste nuove zone sensibili ora è pronto ad entrare in vigore il Daspo urbano, per chi causerà problemi di ordine pubblico, in particolare molestie e disturbo della quiete pubblica. Significa l’allontanamento da essere per un periodo di tempo, pena la denuncia.

«In questi anni abbiamo fatto passi significativi per rafforzare le politiche di sicurezza — interviene il sindaco Fabio Bergamaschi — con strumenti operativi, come l’ampliamento degli impianti di videosorveglianza, il rafforzamento dell’organico della polizia locale, l’estensione dei servizi serali di presidio della città da parte della stessa, ma anche con strumenti normativi e regolamentari. E quest’ultimo aspetto in sintonia con la prefettura, nella logica di collaborazione tra articolazioni dello Stato. Se la sicurezza, è bene ricordarlo, è competenza del ministero dell’Interno, delle prefetture, delle forze dell’ordine, credo che sia compito di un sindaco agire per mettere a disposizione delle stesse i migliori strumenti e le migliori condizioni. Per questo, senza esitazione, ho raccolto l’invito che il prefetto Antonio Giannelli ha fatto per aggiornare i regolamenti comunali di polizia urbana, dopo la sottoscrizione del Patto per la sicurezza, documento di indirizzo più ampio».

Le decine di norme, con cui è stato rivisto il regolamento datato 1962, spaziano tra i vari ambiti della vivibilità della città: disturbo della quiete, presidio della pulizia e igiene pubblica, per fare alcuni esempi. «Ma una particolare attenzione viene posta sul cosiddetto Daspo urbano — conclude Bergamaschi — ovvero il provvedimento di allontanamento da determinati luoghi cittadini a tutela rafforzata che si aggiunge alla sanzione pecuniaria nel caso di determinate condotte moleste. Se le aree dove questo provvedimento risulta applicabile sono molte, non sono per fortuna molte le fattispecie concrete in città che meritano questo tipo di attenzione da parte delle forze dell’ordine, ma il Daspo potrà risultare uno strumento utile per rinforzare i poteri di contrasto a forme radicate di molestia e disturbo della quiete pubblica in determinati ambiti».

In parallelo con la repressione, in capo sempre alle forze dell’ordine, il Comune andrà avanti nel lavoro di prevenzione. «L’educazione alla legalità rimane centrale — conclude il sindaco — continueremo a metterla in campo con grande convinzione». Dalla minoranza i consiglieri della Lega Andrea Bergamaschini e Silvia Guaterini ammoniscono: «Il nuovo regolamento di polizia urbana non diventi una semplice dichiarazione di principio o un’operazione di facciata. Se l’amministrazione vuole davvero garantire sicurezza e rispetto delle regole, servono controlli costanti, presenza reale degli agenti e tolleranza zero verso chi degrada la città».

Pieno sostegno dalle civiche, con Teresa Caso e Francesco Lopopolo e dal Pd, con Nancy Pederzani «Il regolamento — precisano — riguarda aspetti pratici, come il controllo del decoro urbano, la gestione del traffico, il rispetto delle norme sul rumore, dell’abbandono dei rifiuti, la tutela dell’ambiente e dei comportamenti di persone ed animali contrari all’igiene. Parliamo di violazioni amministrative e di infrazioni più lievi».

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