L'ANALISI
13 Maggio 2025 - 05:30
CREMA - Diventa operativo il regolamento del distretto cremasco per la lotta al gioco d’azzardo. Adottato ormai un anno fa dall’assemblea dei 48 sindaci, in queste settimane ogni singolo centro sta votandone l’approvazione. Entrano dunque in vigore le disposizioni per cercare di mettere un freno alla sempre crescente dipendenza da slot machine e videopoker. Con esse anche una massiccia campagna di informazione e dissuasione, per far crescere la consapevolezza dei rischi di queste pratiche tra i residenti.
Secondo le stime di Ats, infatti, i giocatori patologici residenti nelle province di Cremona e Mantova si collocano in un range fra 3.779 e 16.629 unità. Una forbice molto ampia, dovuta al fatto che per questo monitoraggio non ci siano dati diagnostici a cui fare riferimento. Chi chiede aiuto agli specialisti è solo una goccia nel mare di coloro che hanno questa dipendenza. I Serd, i Servizi per le dipendenza che hanno sede in provincia, l’anno scorso hanno seguito solo 84 ludopatici (41 nella struttura dell’Asst di Cremona, 44 in quella di Crema).
Nel caso del distretto cremasco l’aumento di pazienti è costante, ma i numeri di chi ha capito di avere una dipendenza e dunque si sta facendo aiutare sono ancora infinitesimali, rispetto ai reali giocatori. In via Medaglie d’oro, si è passati da 32 pazienti nel 2022, ai 40 del 2023, con un aumento del 25% (34 gli uomini).
Nel 2024, in base ai dati forniti dall’Ats, l’ulteriore incremento di un altro dieci per cento, salendo a 44. Riguardo ai soldi buttati dai cremaschi tra slot machine e videopoker, la media è di 2.229 euro l’anno. Il giocatore tipo? Secondo un’indagine sul campo, commissionata dai Comuni cremaschi e i cui risultati erano stati resi noti a fine 2022, è maschio con un’età compresa tra i 35 e i 70 anni. Entra nei locali da solo, non tende a interagire e preferisce giocare in solitudine.
Utilizza soprattutto slot machine, oppure scommette. I due operatori avevano mappato 56 tra centri scommesse e locali pubblici del territorio cremasco, che ospitano macchinette, videopoker e rivendite di Gratta & Vinci: 11 erano risultati vicini alle scuole. Il regolamento d’Ambito fissa regole ferree legate proprio alle distanze dai luoghi sensibili e agli orari, oltre che prevedere l’ammontare delle sanzioni pecuniarie.
«Vietata — si legge — l’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in locali che si trovino a una distanza inferiore a 500 metri dai luoghi sensibili: scuole, edifici di culto, impianti sportivi, strutture residenziali, semiresidenziali e ricettive per categorie protette, oratori e altri centri di aggregazione giovanile». C’è un ulteriore limite: niente nuove sale slot o nuove macchinette in locali già esistenti nel raggio di 100 metri da «sportelli bancari, postali o bancomat, agenzie di prestiti e di pegno, esercizi di acquisto di oro, argento e oggetti preziosi».
Poi le disposizioni sugli orari di apertura delle sale da slot e di funzionamento dei videopoker. Saranno decisi tramite ordinanza da ogni singolo ente, ma indicativamente andranno dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23. Per i trasgressori, le multe possono arrivare a 500 euro. Ovviamente, il regolamento fa riferimento alle normative già in vigore che, in alcuni casi, prevedono anche lo stop all’attività del locale.
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