L'ANALISI
11 Maggio 2025 - 08:38
L'orchestra di MagicaMusica
CREMA - La magia della musica è quella di unire in un’emozione condivisa chi la fa e chi la ascolta. È quella di superare qualsiasi diversità, ma soprattutto le barriere mentali e di abbattere le inibizioni. Quanta energia positiva possa sprigionare, nemmeno lo si immagina. Così come non era immaginabile che la Woodstock in salsa cremasca potesse attirare così tanta gente.
Dapprima avvicinatasi perché incuriosita e poi sempre più coinvolta e partecipe delle esibizioni che l’orchestra MagicaMusica diretta da Piero Lombardi e le band degli istituti Pacioli e Galilei hanno offerto ieri pomeriggio nell’arena del Campo di Marte, sotto le antiche mura venete. Le tre formazioni hanno interpretato sette brani a testa, alternandosi senza soluzione di continuità. Dopo un’ouverture collettiva con We will rock you e We are the champions, i ragazzi con disabilità di MagicaMusica hanno proposto Back in the Ussr, C’era un ragazzo, Balla Morena, Johnny B good, Poveri cantautori e Love runs out, con l’aggiunta di un’applauditissima Albachiara, uno dei testi intramontabili che passa attraverso le generazioni. A cantarla è stato lo special guest, come si dice in queste occasioni, Alessandro Pietrasanta, ospite del Cuore di Crema.
Il Pacioli, la cui band è stata impreziosita da un trio di violini, ha risposto con Skyfall, Try, Creep, Wake me up, Come un pittore, Viva la vida, Il gatto e la volpe, Shallow e Love on the brain.
Il Galilei ha invece proposto un programma con Supersonic, Ho hey, Snap, Lonely boy, Gold on the ceiling, Little talks, Riptide, Broken e Fake tales of San Francisco. Una varietà di brani interpretati da cantanti che si sono alternati e che sono stati accompagnati da valenti strumentisti. Un pomeriggio diverso e divertente, dove il messaggio della musica si è legato a quello dell’inclusione.
L’obiettivo di ‘Woodstock: sfida a singolar canzone’ era quello di valorizzare le attività espressive degli istituti superiori e di sensibilizzare i giovani sul tema della disabilità. Chi era presente ha invece avuto modo di ascoltare e di ammirare le abilità, a partire proprio da quelle messe in mostra dai ragazzi di MagicaMusica. Per questo, l’applauso finale che ha riunito le tre band è stato caloroso, sentito e soprattutto sincero e meritato.
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