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IL RICORDO

Rescaglio vive nella passione politica

Nel Salone dei Quadri il convegno dedicato alla figura del professore e senatore

La Provincia Redazione

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11 Maggio 2025 - 08:25

Rescaglio vive nella passione politica

I relatori intervenuti ieri pomeriggio a palazzo comunale

CREMONA - A Palazzo Comunale, nel Salone dei Quadri, ieri pomeriggio è stata ricordata la lezione politica, culturale, di fede e umana di Angelo Rescaglio, senatore della Repubblica e professore, nonché instancabile animatore della vita culturale della città.

Ex colleghi di scuola, amici, ex studenti, personalità dell’impegno cattolico e politico hanno voluto partecipare al pomeriggio di riflessione sulla figura dell’intellettuale e politico, voluta dal figlio, Daniele Rescaglio.

A portare i saluti dell’amministrazione è stata l’assessore all’Istruzione, Roberta Mozzi che ha ricordato come «alla mia prima supplenza incontrai il professor Rescaglio e a lui devo l’incoraggiamento a perseguire con passione la via dell’insegnamento. Oggi, non posso che ringraziarlo per quell’incoraggiamento». Nel messaggio video, Alessandro Masi, direttore generale della Società Dante Alighieri, ha fatto riferimento alla finalità del sodalizio, mentre Daniele Rescaglio ha ringraziato i presenti per la generosità della loro partecipazione e l’affetto che ancora circonda il ricordo del padre.

A moderare i numerosi interventi della giornata di ricordo del professore delle umane lettere è stato Nicola Arrigoni, giornalista del quotidiano La Provincia, che ha rammentato «di essere stato nel maggio del 1996 supplente del senatore al liceo Aselli. Ogni sabato mattina, alla quarta ora, si presentava per sapere come era andata la settimana, e per fornire il suo punto di vista sul lavoro fatto dal suo supplente».

È spettato a Daniela Negri mettere in evidenza non solo l’attività di docente, «ma anche la grande passione per le lettere e la convinzione che la letteratura nutra intimamente il senso di democrazia. Estetica ed etica erano un tutt’uno per Rescaglio, uomo di lettere, convinto che la cultura fosse parte indispensabile dell’agire e dello sviluppo di una politica autentica e umana».

Ed è il filo rosso di cultura e politica che ha caratterizzato gli interventi dedicati all’attività parlamentare di Rescaglio nelle parole dell’onorevole Pierluigi Castagnetti, che ha detto: «Aveva autorevolezza morale; ho dato al figlio i discorsi pronunciati in Senato su famiglia, scuola, giovani — ha raccontato —. Come Martinazzoli, aveva una voce pacata e con un tono mai alto, ma era capace di farsi ascoltare per la chiarezza e la profondità del suo pensiero e per la passione con cui portava avanti il suo agire da cattolico nell’azione politica».

L’onorevole Patrizia Toia ha raccontato: «Ricordo l’eleganza di Rescaglio, il suo volto, i tratti e l’atteggiamento che suggerivano rispetto, quel rispetto che nasce dalla dignità e dall’educazione che una persona riesce a trasmettere in maniera naturale. In aula Rescaglio era rispettato per il suo valore umano e di uomo di cultura prestato alla politica». Giovanni Biondi ha invece rievocato la decisione di candidare di Rescaglio per le elezioni del 1994 nella lista del Patto per l’Italia e poi, due anni dopo, l’arrivo a palazzo Madama, raccontando «l’impegno al suo fianco nel primo anno di mandato, la stima per Martinazzoli e, soprattutto, per Andreotti, che volle invitare in una serata al Cittanova per la presentazione del libro ‘De prima Repubblica’. Una serata che il senatore a vita non dimenticò, anche a distanza di anni».

Politica e impegno cattolico erano un tutt’uno per Angelo Rescaglio, un intreccio di convinzione e fede pensata. Monsignor Ruggero Zucchelli ha voluto ricordare il rapporto di amicizia e stima reciproca «nato con una telefonata in cui Angelo mi faceva i complimenti per i contenuti di una mia omelia — ha ricordato —. È iniziata così una serie di incontri, di conversazioni sulla fede. La vicinanza nei momenti della malattia dell’amata Angela, le poesie che le dedicò, l’interrogarsi sulla vita».

Gianluca Galimberti, facendo riferimento all’attività in Azione Cattolica, è andato in cerca della coerenza interna di ragione e di sentimento dell’agire di Rescaglio, recuperandone il senso nei dettami del Concilio Vaticano II, il tutto attraverso la lettura di articoli redatti per il settimanale dell’Azione Cattolica. Gigliola Reboani, redattrice de La Vita Cattolica, ha rievocato l’attività di critico letterario del professore, la necessità di coniugare esigenze redazionali con la profondità di analisi degli articoli scritti dal senatore.

A chiudere i lavori è stato Franco Verdi, che ha letto con intensità il «legame di Rescaglio con la Società Dante Alighieri da un lato e dall’altro con l’Associazione dei Partigiani cristiani, in una disamina volta a coniugare l’impegno letterario e quello di testimonianza, con l’urgenza di nutrire la tutela della democrazia nel segno di uno spirito di servizio. L’intenso pomeriggio ha restituito la figura a tutto tondo di un intellettuale in dialogo con la comunità e, nel contempo, al suo servizio.

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