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CREMONA. I RESTAURI

Sant’Abbondio ‘ingabbiata’ due mesi

Via al consolidamento della facciata, poi toccherà all’abside. Emersi preziosi decori

Gianpiero Goffi

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redazione@cremonaonline.it

11 Maggio 2025 - 05:15

Sant’Abbondio ‘ingabbiata’ due mesi

CREMONA - Chiesa di Sant’Abbondio ingabbiata da ponteggi e teli. Hanno preso il via i lavori di restauro degli esterni, che riguardano anche la facciata d’ingresso al chiostro cinquecentesco e all’ex casa parrocchiale, ora sede del Museo lauretano.

foglia

Spiega il parroco don Andrea Foglia: «Avevamo deciso da qualche anno di sistemare gli esterni delle nostre due chiese: lo scorso anno è toccato a San Sepolcro (via Aselli, ndr) che appariva più bisognosa, adesso Sant’Abbondio». Naturalmente sono state ottenute le necessarie autorizzazioni della Soprintendenza, della Curia e del Comune, e nei giorni scorsi il cantiere è stato montato occupando gran parte della piccola piazza. Dalla prossima settimana prenderanno il via le opere di consolidamento e di messa in sicurezza degli intonaci – affidati all’impresa Vago - che avranno carattere strutturale, non soltanto estetico, di integrazione degli intonaci non più esistenti e di tinteggiatura.

«La Soprintendenza – aggiunge don Foglia – ha chiesto anche una campionatura delle stratificazioni. Tanto più che negli spazi tra le mensole del sottogronda, sulla facciata del chiostro, sono emersi decori, forse originali degli inizi del Cinquecento, che saranno portati alla luce». I lavori su questa parte degli esterni di Sant’Abbondio dureranno un paio di mesi, poi si passerà al fianco laterale e all’abside della chiesa, dove le murature appaiono maggiormente ammalorate (non si interveniva da una trentina d’anni), e la parrocchia potrà affrontarne le spese senza indebitamenti, contributi o prestiti esterni, grazie a generosi lasciti di parrocchiani o comunque di persone vicine alla comunità. Il parroco racconta infine, non senza disappunto e preoccupazione, che proprio la mattina nella quale si incominciava a montare il cantiere ci si è accorti che nella notte precedente erano state imbrattate con scritte e disegni la parte della facciata che introduce al santuario della Madonna lauretana e quella del chiostro: una scritta offensiva nei confronti del Papa defunto e un’altra con il graffito di una bomba e la A di anarchia. Scritte simili sono più volte comparse anche sulla fiancata della chiesa di San Sepolcro.  

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