L'ANALISI
10 Maggio 2025 - 05:20
SAN GIOVANNI IN CROCE - Sono partiti i lavori per la realizzazione della centrale a biometano in territorio di San Giovanni in Croce, nella zona a sud della cascina Fenilone. L’annuncio ufficiale del progetto era stato dato il 4 ottobre 2022 in sala consiliare, in un incontro pubblico con cittadini e amministratori. La tabella di marcia iniziale prevedeva l’avvio del cantiere nella primavera del 2024, ma i numerosi passaggi burocratici, le verifiche ambientali e la complessità tecnica dell’intervento hanno comportato uno slittamento di circa un anno. «Si tratta di un’opera strategica – dichiara il sindaco Pierguido Asinari – e siamo soddisfatti che, nonostante i ritardi, si sia giunti all’apertura del cantiere. Nel frattempo, sono state apportate alcune migliorie tecniche rispetto al progetto originario per garantire maggiore efficienza e sostenibilità».
La centrale sarà realizzata dalla società Biomethan Energy 3 S.A. srl, con sede a Bovolone, nel Veronese, specializzata da anni nella progettazione e costruzione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. L’investimento complessivo ammonta a 12 milioni di euro, con la possibilità di accedere a un contributo del Pnrr fino al 40% dei costi. L’impianto sorgerà su un’area di 60mila metri quadrati, scelta per la prossimità alla linea del metanodotto Snam, che dista solo 50 metri e alla quale verrà collegato il sistema di immissione del gas. Il biometano verrà prodotto attraverso un processo di digestione anaerobica di biomasse come reflui zootecnici, sfalci, sottoprodotti agricoli e alimentari non più destinati al consumo umano. L’intero ciclo avverrà in strutture chiuse, per ridurre al minimo le emissioni odorigene e l’impatto ambientale.
L’impianto sarà in grado di produrre 4,2 milioni di metri cubi di biometano all’anno, contribuendo a una transizione energetica locale e alla riduzione delle fonti fossili.
Oltre al contributo energetico, l’opera porterà ricadute economiche e ambientali dirette sul territorio. «Il Comune di San Giovanni in Croce - annuncia Asinari - riceverà, su indicazione dell’ATS Val Padana, un contributo economico di 50mila euro, che verrà destinato alla valorizzazione delle aree verdi del paese». Il progetto prevede anche «un ritorno economico complessivo di 350mila euro in tre anni per il Comune», oltre a iniziative di sensibilizzazione ambientale, con percorsi educativi rivolti soprattutto alle scuole, per promuovere cultura ecologica e consapevolezza sui temi dell’energia e della sostenibilità. «Abbiamo voluto seguire l’intero iter senza pregiudizi ideologici – precisa Asinari – ma con uno spirito pragmatico e aperto, consapevoli che si tratta di un’occasione di sviluppo importante».
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