L'ANALISI
05 Maggio 2025 - 17:34
CREMONA - Arriva anche in città la protesta, a suon di bombolette spray, contro la casa automobilistica di Elon Musk: in via Gerolamo da Cremona è stata vandalizzata la Tesla di Fabio Bertusi, direttore generale di Fondazione Sospiro nonché volto noto della politica locale.
Tre scritte, in vernice rosa e bianca: sul cofano la ‘A’ degli anarchici, su una fiancata ‘Fuck nazi’ e sull’altra ‘Eat the rich’, abbreviazione di una frase anticapitalista attribuita a Rousseau. A far sapere l’accaduto, attraverso un post Facebook, è stato lo stesso Bertusi. Che l’ha così commentato: «La cattiveria è l’unico linguaggio che l’ignoranza conosce quando si sente frustrata».
Tantissimi i messaggi di solidarietà, così come i commenti indignati dei cremonesi ormai esasperati dai continui episodi di cronaca. Lo stesso Bertusi non nasconde la rabbia: «Al di là dell’ultimo fatto, in un anno sono quattro gli avvenimenti preoccupanti che hanno toccato la mia famiglia – spiega –. Prima il furto di una bicicletta, poi l’auto aperta di notte, ma la cosa peggiore è stata l’aggressione subita da mia moglie davanti a casa, durante un tentativo di furto. Addirittura, quando mi hanno aperto l’auto, le telecamere hanno ripreso che poco dopo un altro uomo ha tentato di rubare ciò che era a bordo: due furti sulla stessa vettura in una sola notte. Stavolta ho voluto far sapere pubblicamente quanto accaduto, perché la situazione in città sta degenerando. Mi sono sentito dire da qualcuno che me la sono cercata perché ho una Tesla, che tra l’altro è di quattro anni fa...».
Bertusi ha sporto denuncia in questura e ora si conta sulle telecamere per incastrare gli autori del vile gesto, che sembra appunto riconducibile al movimento anti-Musk.
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