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L'INDAGINE

Gang del bronzo: caccia ai ladri sacrileghi

Raffica di furti di statue nei cimiteri del Cremasco e della Bergamasca: colpi da specialisti

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

05 Maggio 2025 - 05:05

Gang del bronzo: caccia ai ladri sacrileghi

I cimiteri di Spino e Palazzo

SPINO D'ADDA - Una vasta zona compresa tra la Bassa Bergamasca e il Cremasco, in cui opera una banda specializzata nei furti di statue di bronzo dai cimiteri. Sembra esserci questo comune denominatore nella raffica di colpi che si sono susseguiti nelle ultime settimane.

Le indagini delle forze dell'ordine, in particolare dei carabinieri, non escludono comunque nessuna pista, anche la possibilità che ad entrare in azione siano più gruppi di malviventi. Escalation preoccupante, che nel Cremasco ha visto i ladri violare i cimiteri di Palazzo Pignano e Spino d'Adda. Nella Bassa Bergamasca in almeno cinque occasioni sono stati presi di mira i camposanti di altrettanti comuni.

La modalità d'azione è quasi sempre la stessa. I ladri si introducono di notte, scavalcando i muri di cinta oppure forzando i cancelli. Portano con loro qualche attrezzo, quanto basta per riuscire a staccare le statue di bronzo dalle tombe a terra. In un paio di casi, nella Bergamasca, i furti sono avvenuti addirittura alla luce del sole, con il camposanto aperto. Qualche visitatore ha raccontato di aver visto due uomini prelevare una statua e portarla fuori dal cimitero. A chi ha chiesto loro spiegazioni i malviventi hanno spiegato di essere gli incaricati di un’impresa di restauro.

In tutti i casi i colpi sono comunque pianificati con attenzione ed è probabile che la banda abbia già precisi canali attraverso i quali piazzare poi le statue. Mercato nero? Non è da escludere, anche se i pezzi potrebbero anche finire in fonderia, per recuperare il bronzo, metallo particolarmente ricercato per la rivendita. Per gli inquirenti diventa difficile risalire agli autori, a meno di non individuare indizi precisi tramite le videocamere di sorveglianza, ma anche se emergono dei frame chiari, un volto non è quasi mai associabile a un nome e le targhe dei veicoli non sono sempre d’aiuto. Non di rado sono rubati.

In queste ultime settimane sono aumentati i pattugliamenti nelle zone cimiteriali, specialmente la notte. Dal canto loro i sindaci chiedono ai rispettivi cittadini di stare allerta, segnalare anomalie e presenze sospette, dare immediatamente l’allarme se si subiscono furti. Altrettanto importante, quando si sporge denuncia, fornire descrizioni dettagliate delle statue che sono state trafugate. In questo modo si aiutano i carabinieri a individuarle, nel caso vengano ritrovate nel corso delle indagini, e a poterle così restituire ai legittimi proprietari.

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