L'ANALISI
29 Aprile 2025 - 12:11
Il kebab in via Guarneri del Gesù e il tribunale di Cremona
CREMONA - Il 26 febbraio scorso erano stati arrestati e portati nel carcere di Ca’ del Ferro con l’accusa di rapina per aver preso a calci, tirato pugni in faccia e minacciato con un coltello il titolare del kebab K2, in via Guarneri del Gesù. Volevano portargli via i soldi della cassa. Rapina in concorso con due minorenni, un maschio 15enne e una femmina che avrebbe rubato bottiglie di birra.
Agli arresti domiciliari dal 13 marzo, alle 9 di stamane sono arrivati in Tribunale accompagnati dalla madre i due fratelli gemelli albanesi, 18 anni compiuti il 3 febbraio. Si sono presentati in tuta da ginnastica (una di colore blu, l’altra nera) alla prima udienza (giudizio immediato) del processo che vede i due giovanissimi accusati sia di rapina sia di lesioni causate al pakistano Abbu, 39 anni, quella sera finito al Pronto soccorso con una trauma facciale: 5 giorni di prognosi.
Abbu non era in aula, oggi. I difensori dei gemelli, gli avvocati Marco Soldi e Guido Priori, avevano pronto un assegno da 600 euro: il risarcimento per le lesioni. Glielo consegneranno all’udienza del 29 settembre, quando il pakistano, testimone del pm Francesco Messina, sarà sentito, mentre il 30 settembre i gemelli si difenderanno. Oggi sono stati prodotti i filmati registrati dalla telecamera interna al kebab.
Erano le sei del pomeriggio. I fratelli gemelli e un gruppo di amici rincasavano da una festa di compleanno. Avevano bevuto parecchio: erano pieni di vodka. In via Guarneri, erano entrati nel kebab. Il minorenne, italiano, aveva tirato dritto verso il bagno, ma il titolare lo aveva bloccato per un braccio. Da qui, la zuffa.
Il capo di imputazione racconta che, i fratelli gemelli e il minorenne avrebbero aggredito il titolare, lo avrebbero minacciato con il coltello afferrato sul bancone, utilizzato per preparare il kebab, intimandogli di consegnare il denaro in cassa. L’amica minorenne li avrebbe incitati a pestarlo. Lei avrebbe poi rubato le bottiglie di birra e si sarebbe allontanata dal locale, poco dopo seguita dai tre in fuga verso i giardini pubblici, nel momento in cui un passante era entrato nel Kebab per soccorrere la vittima. Rapina con due aggravanti: la minaccia delle armi e ‘di aver reagito in più persone riunite’.
Quella stessa sera, il minorenne italiano, già in una comunità, e i due gemelli albanesi erano stati arrestati. I diciottenni erano finiti a Cà del Ferro, il quindicenne in una comunità. La ragazza minorenne è stata individuata successivamente dalla squadra mobile che ha effettuato le indagini. Durante la zuffa, all’interno del locale era stata staccata la corrente. Per questo, mancherebbero dei pezzi dell’aggressione. I filmati sono determinanti per i difensori dei gemelli e saranno oggetto di discussione.
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