Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

PIADENA DRIZZONA. IL CASO

L’elettrodotto? Il piano va modificato

Rete elettrica: il tema centrale di discussione tra i vari territori coinvolti e Terna

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

28 Aprile 2025 - 18:03

L’elettrodotto? Il piano va modificato

PIADENA DRIZZONA - Il progetto del nuovo elettrodotto aereo a 132 kV tra Piadena e Cella Dati, presentato da Terna S.p.A. per la razionalizzazione della rete elettrica, sta diventando sempre più un tema centrale di discussione nei territori coinvolti. Nonostante la proposta abbia ricevuto un parere favorevole dai Comuni interessati, tra cui Piadena Drizzona, San Martino del Lago, Derovere, Voltido e Cella Dati, il via libera non è stato incondizionato, come emerge dalle osservazioni presentate nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale.

La posizione dei Comuni è chiara: la linea dovrà essere interrata, oppure, come soluzione minima, dovrà essere posta sotto terra almeno nei tratti che passano a meno di 400 metri dai centri abitati. Inoltre, dove l'elettrodotto si affiancherà a linee esistenti, i nuovi sostegni dovranno essere identici o simili a quelli già presenti per limitare l'impatto paesaggistico. A rappresentare queste richieste, il Comune capofila di Piadena Drizzona, guidato dal sindaco Federica Ferrari, che ha raccolto e sintetizzato le istanze anche degli altri sindaci coinvolti.

Accanto alle richieste istituzionali, si è alzata con forza anche la voce delle associazioni ambientaliste. Il Coordinamento ‘Stati Generali Clima Ambiente e Salute’ della Provincia di Cremona chiede che la struttura venga realizzata «mediante interramento della linea. In subordine, che se ne preveda l’interramento almeno nei tratti in cui la stessa lambisce gli abitati a una distanza tale per cui potrebbe rappresentare un serio pericolo sanitario, in particolare per la popolazione infantile».

Gli ambientalisti hanno evidenziato studi che indicano una correlazione tra l’esposizione ai campi magnetici e l’aumento di rischi sanitari, come la leucemia infantile. Non meno rilevanti sono i timori per la fauna locale, in particolare per l'avifauna che potrebbe subire danni a causa delle nuove infrastrutture aeree, con il rischio di alterazioni degli habitat naturali e collisioni con i cavi.

Anche Ats Val Padana, l'Agenzia di Tutela della Salute, ha espresso le proprie osservazioni tecniche, ma la sua posizione è più rassicurante: «Dall'esame della documentazione presentata dal proponente non si evincono particolari criticità per la salute umana - dice Ats -, in quanto all'interno delle Distanze di Prima Approssimazione calcolate, non sono presenti recettori sensibili. Il valore del campo di induzione magnetica rispetta l'obiettivo di qualità fissato a 3 uT, poiché il tracciato aereo attraverserà aree prevalentemente agricole e con limitata presenza di edifici, non classificabili come ‘luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere’. Si prende atto quindi che il proponente dichiara che il potenziale impatto su tutte le componenti ambientali è sostanzialmente irrilevante, in quanto tali componenti non vengono interferite».

L'elettrodotto in progetto avrà una lunghezza complessiva di circa 14.5 chilometri. Lungo la linea aerea verranno realizzati 45 sostegni con distanza pari a circa 350 metri tra due tralicci consecutivi. I conduttori avranno un'altezza dal piano campagna non inferiore a 10 metri. Il nuovo elettrodotto partirà da Piadena e terminerà il proprio percorso a Cella Dati, in direzione parallela all'elettrodotto esistente 380 kV S.T. Carpi Fossoli-Caorso.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400