L'ANALISI
25 Aprile 2025 - 05:05
CASTELVETRO PIACENTINO - All’appello mancano quasi 1,7 milioni di euro di tasse, non pagate da cittadini e aziende locali: Tari, Imu e addizionale Irpef che il Comune sta tentando di ottenere attraverso un’energica azione di recupero crediti. Ma il bilancio consuntivo presentato l’altro ieri sera in consiglio comunale parla anche di 1,6 milioni di contributi pubblici ancora da incassare, di mancate entrate per servizi all’utenza pari a 119mila euro e di voci secondarie che portano i residui attivi ad un ammontare complessivo di 4,8 milioni di euro.
«Il contesto storico ed economico altamente incerto rende complesso formulare previsioni adeguate – ha detto l’assessore Alessandro Fruchi –. Per quanto riguarda le componenti positive del bilancio 2024 rileviamo però un incremento degli avvisi esecutivi Imu per circa 170mila euro». In tanti dunque continuano a non pagare ma aumentano coloro che, una volta richiamati all’ordine, decidono di mettersi in regola.
A riconoscere il grande lavoro fatto dall’amministrazione per il recupero delle tasse non riscosse entro i termini, è stata anche la minoranza consiliare. «Effettivamente cercare i crediti in modo più tempestivo e non aspettando anni come avveniva in passato, ha dato i suoi frutti – ha osservato Francesca Albanesi di ‘Castelvetro futura’ –. Mi preoccupano di più i contributi pubblici per spese di investimento, che vengono erogati solo a seguito di rendicontazione delle spese sostenute. Come detto più volte, partecipare a tutti i bandi oltre a provocare un grande carico di lavoro per gli uffici può rappresentare un rischio. Pensiamo ad esempio al caso del centro sportivo ‘La Buca’».
Albanesi è infatti tornata a chiedere conto delle documentazioni che dovevano essere inviate alla Regione entro la fine del 2024: «Abbiamo aspettato qualche mese prima di rinnovare la richiesta, ma ora ci aspettiamo una risposta definitiva. Pur in presenza di rendicontazione complessa come quella della Buca, crediamo che i tempi di attesa siano eccessivi».
Stessa cosa è stata detta per i 48mila euro relativi a lavori antisismici a scuola, che il Ministero dell’Istruzione deve ancora erogare, e per i 49mila destinati alla progettazione della seconda palazzina del Biazzi, ottenuti tramite Pnrr ma non ancora incassati.
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