Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

GUARDIA DI FINANZA

La frode fiscale tocca anche la Bassa Piacentina

Complessivamente il maxi sequestro ammonta ad oltre 20 milioni di euro

Elisa Calamari

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

23 Aprile 2025 - 19:38

La frode fiscale tocca anche la Bassa Piacentina

BASSA PIACENTINA - È una frode fiscale ed energetica da milioni di euro quella portata alla luce dalla Guardia di finanza e che tocca anche il territorio della Bassa al confine con Cremona. Le Fiamme gialle di Piacenza, su delega e con il coordinamento della Procura europea (Ufficio di Napoli e Bologna) hanno infatti proceduto al sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, di un rinomato stabilimento balneare ligure ma anche di sei immobili piacentini, di 66 tra fabbricati, capannoni, pertinenze e di oltre 77 terreni in provincia di Milano, Brindisi, Novara, Cuneo, Alessandria, a Chiavari e appunto a Piacenza anche nella zona della Bassa.

Nel mirino, infine, 8 società con sedi a Piacenza e Milano, 9 autovetture (tra cui una Ferrari 488, una Porsche 911 Carrera 4, due Porsche Macan, un’Audi RSQ8, un’Audi Q3), tre moto, conti correnti e liquidità. Complessivamente il maxi sequestro ammonta ad oltre 20 milioni di euro, che sebbene formalmente intestati a familiari e persone di fiducia, sono risultati essere nella piena e diretta disponibilità di un uomo residente proprio nel Piacentino e ritenuto responsabile dei reati di associazione per delinquere, frode all’Iva e riciclaggio, connessi alla commercializzazione illecita di prodotti energetici e petroliferi – per lo più carburante low cost – nel territorio nazionale.

Tutto è partito nel marzo 2024 con l’inchiesta ‘Fuel family’, quando è stato smantellato un sodalizio criminale composto da 59 soggetti e 13 imprese, avente ramificazioni in Italia e all’estero, dedito alla commercializzazione illecita nel territorio nazionale di prodotti energetici di provenienza straniera (appunto carburante), in completa evasione di accisa e Iva. I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Piacenza, grazie anche al supporto tecnico del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) hanno condotto mirate e complesse attività di analisi della documentazione e dei dati bancari, arrivando ora a segnalare all’autorità giudiziaria 7 soggetti ritenuti responsabili di intestazione fraudolenta di valori oltre che di riciclaggio. Il loro rilevante patrimonio mobiliare e immobiliare era appunto distribuito prevalentemente nella provincia piacentina, ma anche nelle altre province citate. La Procura europea (Eppo) è coinvolta in quanto incaricata di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione Europea.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400