L'ANALISI
18 Aprile 2025 - 05:30
CREMONA - Non solo stalking, molestie, adescamenti, estorsioni sessuali e revenge porn: la minaccia più frequente sul fronte del cybercrime arriva da frodi online, phishing, furti d’identità e accessi non autorizzati a conti bancari. I crimini finanziari, compiuti dagli specialisti in reati informatici, sono al centro di una progressione inarrestabile, come testimoniano i dati diffusi dal questore Ottavio Aragona nella relazione sull’attività operativa, illustrata durante l’ultima festa della polizia: nel 2024 sono stati quasi 500 i reati informatici con cui si è confrontata la Sezione operativa per la sicurezza cibernetica guidata dal sostituto commissario coordinatore Alberto Casarotti.
È proprio il responsabile del Sosc ad approfondire l’emergenza del financial cybercrime «esplosa durante il periodo pandemico — spiega —, quando il ricorso all’home banking e l’utilizzo dei social media si sono impennati in conseguenza dell’accelerata digitalizzazione delle attività quotidiane e lavorative». Nonostante le raccomandazioni diffuse da istituzioni e forze dell’ordine, spesso attraverso campagne mirate, «la cultura della sicurezza informatica resta tendenzialmente fragile — specifica Casarotti — anche in funzione della costante evoluzione del cosiddetto social engineering, forma di manipolazione incentrata sullo studio e sull’analisi dalla psicologia delle vittime».
Tradotto: i cybercrminali sanno come incutere timore nelle vittime e conoscono le leve da toccare per andare a segno. Casarotti entra nel dettaglio delle strategie adottate dai malviventi digitali, quasi sempre membri di vere e proprie organizzazioni criminali: «Il tono dei messaggi di phishing è spesso allarmante così come le comunicazioni telefoniche sono concitate e minacciose. L’obiettivo è non lasciare alla vittima il tempo di riflettere. Una volta che i pirati si sono intromessi sul conto online, scatta la fase del contatto diretto, finalizzato ad autorizzare le operazioni finanziarie tramite i parametri biometrici e i codici personali delle vittime. Non a caso questo genere di tecniche fa breccia anche in persone giovani e che hanno confidenza con gli strumenti digitali».
La misura della piaga del financial cybercrime viene restituita dall’entità del ‘bottino’ collezionato da truffatori e predoni del web ai navigatori cremonesi: circa 4 milioni di euro in un anno. «La cifra — specifica Casarotti — si riferisce soltanto al danno certificato. Restano moltissime le vittime che non denunciano le frodi e le truffe subite». Il responsabile del Sosc cita il caso emblematico delle truffe del trading online: «I criminali — spiega — ingannano gli investitori promettendo guadagni facili e veloci attraverso il trading di azioni, criptovalute o altri strumenti finanziari. Spesso, i truffatori creano piattaforme false o falsificano risultati per convincere le persone a investire denaro. Una volta che gli investitori versano i soldi, i truffatori scompaiono o bloccano i conti. C’è chi arriva dilapidare il patrimonio. E l’escalation non si ferma». Se nel caso del phishing la truffa avviene in tempi rapidissimi (spesso bastano pochi minuti), nel caso del trading il raggiro è prolungato. E spietato.
Tra i filoni più significativi indagati dalla Sezione operativa per la sicurezza cibernetica spiccano anche quelli legati alle truffe sentimentali, «che possono proseguire per anni e coinvolgono soprattutto donne», e alle estorsioni sessuali, «in cui vengono presi di mira in particolar modo gli uomini, che spesso cadono in trappola in una manciata di minuti». Casarotti chiarisce: «La truffa sentimentale è una frode affettiva in cui il truffatore finge un interesse amoroso nei confronti della vittima con lo scopo di ottenere denaro, regali o altri vantaggi. La sextortion, invece, è una forma di estorsione sessuale in cui una persona viene ricattata con immagini, video o messaggi a contenuto intimo o sessuale. Chi commette sextortion minaccia di diffondere questo materiale, spesso ottenuto con l’inganno o durante uno scambio consensuale, se la vittima non fornisce denaro o ulteriori contenuti sessuali». In un caso e nell’altro, le conseguenze sono gravi. Non solo sul piano economico, ma anche su quello psicologico.
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