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Messa e ricordo tra don Primo e il Papa

Commozione durante la funzione celebrata dai vescovi Napolioni e Tremolada

Jacopo Orlo

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22 Aprile 2025 - 10:18

Messa e ricordo tra don Primo e il Papa

BOZZOLO - Un legame stretto, reso ancora più singolare nella giornata di ieri, quello tra don Primo Mazzolari e papa Francesco. In occasione nella messa per il 66° anniversario della morte del parroco di Bozzolo, infatti, «si intrecciano i cammini e i traguardi di due grandi figure che hanno segnato in maniera diversa nel tempo la storia della Chiesa». Così ha detto monsignor Pierantonio Tremolada, vescovo di Brescia, nella chiesa di S. Pietro durante la celebrazione eucaristica da lui presieduta per onorare la memoria di don Mazzolari.

A concelebrare sull’altare anche monsignor Antonio Napolioni, vescovo di Cremona, insieme al parroco don Francesco Cortellini, il vicario zonale don Davide Barili e alcuni sacerdoti del comprensorio. Nell’assemblea erano presenti il presidente della Fondazione ‘don Mazzolari’ Matteo Truffelli e i collaboratori, oltre al sindaco Giuseppe Torchio. La morte del pontefice ha fatto riaffiorare suggestioni tra i due grandi testimoni della Chiesa; in particolare la visita di Francesco alla tomba di don Mazzolari nell’estate del 2017.

«Ricordo la sua venuta con grande partecipazione e commozione – ha detto Torchio nei saluti istituzionali sul sagrato della chiesa –. È proprio sua Santità aveva espresso la cifra di don Primo, rifacendosi sovente agli scritti con riferimento alla misericordia ma anche alla pace, a quel ‘Tu non uccidere’ maturato dopo la tremenda esperienza della Prima guerra mondiale».

Dolore e gratitudine, insomma, si mescolano in questo anniversario unico. «Non ci stanchiamo di cogliere la consonanza tra uomini così esigenti con sé stessi e la comunità perché radicati nel Vangelo. È dunque possibile fare doppia festa perché queste sono le prove che il Signore ci manda per crescere nella fede, nell’unità e nella capacità di essere missionari» ha detto monsignor Napolioni nell’accogliere monsignor Tremolada.

Durante l’omelia il vescovo di Brescia si è soffermato sulla risurrezione di Cristo e il suo nuovo rapporto con i discepoli, e il ruolo di don Mazzolari come promotore della pace, della giustizia e dell’amore. «Conoscere le vie della vita e gustare la gioia della sua presenza: questo è il frutto della risurrezione di Gesù – ha detto Tremolata –. La testimonianza di don Primo è nella prospettiva della missione della Chiesa, dare al mondo la reale possibilità di questo annuncio. E proprio la passione per il Vangelo ha animato il cuore di questo sacerdote, una voce profetica e coraggiosa. Ci invita a coltivare la passione per la pace e ad assumerci la responsabilità che essa comporta».

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