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CREMONA

Sikh, capodanno del Punjab: domani il corteo in sfilata

A causa dell'allerta meteo, il percorso sarà diverso dal solito. Il movimento per l’indipendenza del Khalistan fa discutere: bandiere vietate

Francesco Gottardi

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fgottardi@cremonaonline.it

18 Aprile 2025 - 20:10

Sikh, capodanno del Punjab: domani il corteo in sfilata

CREMONA - Domani torna a sfilare per le strade di Cremona la comunità sikh del territorio. Come ogni anno un imponente corteo di migliaia di persone attraverserà la città per la celebrazione del Vaisakhi, il capodanno del Punjab segnato dall’equinozio solare del 13 aprile. L’appuntamento segna un importante momento di incontro tra la comunità punjabi (indiani della regione del Punjab), che puntella e anima le campagne cremonesi, e la cittadinanza locale. Ci sarà il carro che trasporta il libro sacro del sikhismo, la squadra di fedeli dediti alla pulizia delle strade e i banchetti che distribuiranno a tutti cibi tradizionali alla fine del corteo.

Rispetto agli scorsi anni sono due le novità principali. In primo luogo il percorso: l’allerta meteo arancione diramata dalla Regione a partire dalla mezzanotte non ha risparmiato lo svolgimento della manifestazione. L’area del Lungo Po Europa sarà infatti interdetta a causa del rischio piena del Grande fiume. Il nuovo percorso si snoderà dunque da Largo degli sportivi, dove la partenza è fissata alle 13, lungo la via Postumia, via Buoso da Dovara, Piazza IV Novembre, via Tofane, Piazza Libertà, via Brescia, via Persico, via dell’Annona per terminare in piazzale Luzzara (dietro la stadio Zini).


L’altra novità riguarda il movimento per l’indipendenza del Khalistan, che da decenni si batte per il riconoscimento dell’autonomia politica delle regioni sikh. Il movimento, molto radicato nelle comunità punjabi all’estero, è oggetto di una repressione sempre maggiore del premier induista Modi che lo considera alla stregua di un gruppo terroristico. E anche a Cremona quest’anno la comunità è divisa: mentre gli scorsi anni le bandiere gialloblu si assiepavano numerosissime in chiusura del corteo quest’anno non saranno ammesse.

«Meglio tenere separata politica e religione – dicono dal tempio Gurdwara Shri Kalgidhar Sahib di Pessina cremonese, il più grande d’Europa –. Se ci sarà una manifestazione dedicata quello sarà il momento per scendere in piazza». Ma dalla comunità si solleva qualche malumore: nonostante la possibilità di ritorsioni in patria per l’adesione al movimento sia concreta in tanti non hanno intenzione di rinunciare alle proprie rivendicazioni.

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