L'ANALISI
17 Aprile 2025 - 19:31
CASALMAGGIORE - Un edificio abbandonato da anni, simbolo di occasioni perse e aste andate deserte, potrebbe ora trasformarsi nel cuore di un progetto di rinascita urbana ed economica. L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Cremona ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la rigenerazione dell’ex ospedale, con l’obiettivo di candidarlo al bando nazionale per la selezione di piani di sviluppo in aree dismesse, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La richiesta di contributo è pari a 10 milioni di euro, a copertura totale dell’intervento.
Lo storico edificio di via Cairoli 136 è finito più volte al centro del dibattito pubblico e della politica locale, anche durante la campagna elettorale dello scorso anno. L’Asst aveva tentato a lungo la via della vendita, con cinque aste pubbliche tra il 2021 e il 2023, tutte andate deserte, nonostante il prezzo fosse stato progressivamente abbassato da 1.470.000 euro a 749.700 euro. L’ultimo colpo di scena è arrivato a dicembre 2023, quando l’Asst ha deciso ufficialmente di sospendere le procedure di vendita, giudicandole ormai infruttuose. La scelta si è basata su una valutazione complessiva della situazione e sulla necessità di trovare soluzioni alternative, in linea con i bisogni del territorio. Da lì la svolta: non più un rudere da alienare, ma un’area da recuperare, trasformare, far vivere.
Il piano, redatto dall’architetto Loredana Dionigio, prevede la riqualificazione dell’area centrale dell’ex ospedale, con interventi che includono il recupero di aree verdi e mercatali, la valorizzazione turistica del sito, la promozione della mobilità sostenibile e l’attrazione di investimenti privati. Obiettivi che puntano non solo al recupero fisico dello spazio, ma anche alla rinascita economica e sociale di una zona nevralgica del comune casalasco. A coordinare il progetto è l’ingegner Martina Cinquetti. Il progetto è stato ritenuto coerente con i criteri del bando, che premia gli interventi con elevato livello di progettazione, cofinanziamenti pubblici e componenti di partenariato pubblico-privato. L’immobile versa in condizioni di degrado determinato da decenni di abbandono e l’intervento risponde anche alla volontà di «incentivare la mobilità sostenibile e conseguentemente attrarre anche investimenti privati volti al rilancio economico». La richiesta di finanziamento, è stata formalizzata con un decreto firmato dal direttore generale dell’Asst di Cremona Ezio Belleri.
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