L'ANALISI
29 Dicembre 2023 - 05:10
L’ex ospedale di Casalmaggiore non è ancora stato venduto. Adesso l’Asst pensa a soluzioni alternative
CASALMAGGIORE - Stop ai tentativi, tutti falliti, di mettere all’asta l’ex ospedale Oglio Po, lo storico edificio di via Cairoli 136, ormai ridotto a una specie di rudere. L’Asst di Cremona dopo un'attenta valutazione e considerando diverse aste pubbliche andate deserte nel corso degli ultimi due anni, ha deciso di sospendere temporaneamente la vendita dell’immobile per pensare a qualcosa di alternativo da fare. Questa decisione, una delle ultime delineata sotto la direzione del dg Giuseppe Rossi, in collaborazione con il direttore amministrativo Gianluca Bracchi, il direttore sanitario Rosario Canino e il direttore sociosanitario Paola Mosa, si basa su un'analisi approfondita della situazione attuale e delle potenziali soluzioni future per l'uso dell’edificio.
Nonostante gli sforzi iniziali per vendere l'immobile, che hanno visto un progressivo abbassamento del prezzo da 1.470.000 euro a 749.700 euro, l’Asst ha preso atto che non si sono registrate offerte soddisfacenti. Per avviare la sua procedura, l’Azienda socio sanitaria si è basata sul valore dell’immobile determinato dalla perizia di stima redatta dagli Uffici dell’Agenzia delle Entrate. L’Asst, in quanto «bene di interesse culturale», ha anche chiesto l’autorizzazione all’alienazione del complesso immobiliare al ministero per i Beni e le Attività Culturali che l’ha concessa il 20 agosto 2019.
La prima asta è stata indetta il 23 settembre 2021, con la precisazione che si sarebbe provveduto all’assegnazione anche in presenza di una sola offerta valida. Ma le cose non sono andate bene. Con successivi cinque decreti, l’ex ospedale è stato messo all’asta con successive riduzioni. Tutto inutile, però. Di fronte a questa situazione, l’Asst di Cremona ha gettato la spugna e deciso di «opportunamente soprassedere a nuove eventuali procedure di vendita dell’immobile».
I vertici della sanità provinciale hanno quindi stabilito di ponderare, anche col coinvolgimento degli uffici regionali, eventuali soluzioni alternative di utilizzo dell’immobile rispetto alle necessità e ai bisogni nel territorio di Casalmaggiore, rapportate alle soluzioni e disponibilità degli spazi, di proprietà o di terzi, oggi impegnate per i servizi territoriali, tenuto conto della programmazione regionale che coinvolge l’Asst di Cremona e l’importo a base d’asta da proporre nel caso di nuove iniziative di vendita. L’ex ospedale di Casalmaggiore, un tempo fulcro della cura e del supporto sanitario della zona, prima della chiusura e dell’apertura dell’Oglio Po, potrebbe quindi aprirsi a nuove possibilità. Quali, è ancora tutto da vedere.
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