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MONTICELLI D'ONGINA

Orario «insolito»: la minoranza diserta il consiglio comunale

Affaticati: «Mette in difficoltà le persone e svilisce il ruolo che riveste per la vita della comunità»

Elisa Calamari

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17 Aprile 2025 - 14:59

Orario «insolito»: la minoranza diserta il consiglio comunale

MONTICELLI D’ONGINA - La minoranza consiliare oggi ha disertato il consiglio, in segno di protesta per l’orario di convocazione: le 13.30. «Non è la prima volta che un consiglio comunale viene convocato ad un orario 'insolito' e, in modo formale e non, già in passato avevamo segnalato la nostra disapprovazione in tal senso - spiega la capogruppo di Monticelli arriva, Martina Affaticati -. Il consiglio comunale è il massimo organo di governo di un Comune e il suo funzionamento ha un’importante valenza pubblica anche e soprattutto nei confronti dei cittadini che lo hanno eletto, esprimendosi sia per la maggioranza che per la minoranza. Questa modalità di convocazione ad orari 'scomodi', non solo mette in difficoltà i singoli consiglieri nell’organizzazione della propria attività lavorativa in coordinamento con il ruolo pubblico, ma soprattutto svilisce l’importante ruolo che il consiglio riveste per la vita della comunità che rappresenta e disincentiva la partecipazione dei cittadini».

Affaticati prosegue definendo «inaccettabile» questa modalità, anche se dettata da scadenze e adempimenti contingenti. Nel caso in questione, la convocazione si è resa necessaria per poter usufruire dei servizi della Stazione Unica Appaltante della Provincia nella fase di affidamento degli appalti; tuttavia, come citato nella proposta di delibera, lo schema di convenzione era stato anticipato dalla Provincia il 21 novembre 2024 e approvato dal consiglio provinciale il 13 dicembre; inoltre la decorrenza della convenzione, nella bozza del testo, è indicata a partire dal primo gennaio 2025.

«Era ben noto da tempo che la convenzione precedente sarebbe scaduta il 31 dicembre 2024 e che sarebbe stata necessaria una nuova adesione per poter gestire in modo appropriato gli appalti in programma - conclude la minoranza -. Riteniamo che vi sia stato tempo a sufficienza per adempiere nei termini ordinari, in quanto in data 30 dicembre si era tenuto l’ultimo consiglio comunale del 2024. Sarebbe stato inoltre possibile convocarlo ad hoc nei primi tre mesi e mezzo del 2025, senza ridursi a convocazioni all’ultimo momento per la necessità di attivare le procedure utili all’appalto delle opere programmate. Per queste motivazioni ci troviamo oggi a fare una scelta sofferta ovvero decidere di non presentarci, come atto dimostrativo, nella speranza che il sindaco e la giunta colgano il messaggio della nostra azione fatta nell’esclusivo interesse dell’istituzione di cui facciamo parte e della comunità che rappresentiamo».

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