L'ANALISI
17 Aprile 2025 - 05:10
CAORSO - L’autocandidatura di Sogin a riospitare impianti nucleari nelle ex centrali, ‘Arturo’ in primis, ha subito messo sull’attenti la politica locale. E ieri è arrivato un altro «no» deciso, quello del consigliere regionale Luca Quintavalla (Partito Democratico). L’ex sindaco castelvetrese dice di essere «in totale disaccordo rispetto all’ipotesi di una nuova centrale a Caorso», idea lanciata durante un convegno organizzato dalla Lega. Propone al contrario un’attività di ricerca sulla transizione energetica, le fonti rinnovabili e innovative: presto sarà presentata una risoluzione in merito.
Come presidente della Commissione politiche economiche dell’Emilia-Romagna, Quintavalla premette: «Anche la posizione della Regione è altrettanto netta. Parlare di ritorno al nucleare a Caorso, oggi, significherebbe tornare indietro e non guardare avanti, ma soprattutto significa mancare di rispetto al territorio e alla comunità caorsana e piacentina. Chiedo che la Lega a livello piacentino e regionale dica con chiarezza cosa ne pensa». L’ha già fatto Roberta Battaglia, sindaco caorsano ed esponente del Carroccio. Ma Quintavalla ricorda che anche il ministro Tommaso Foti, il 7 febbraio scorso, pur essendo favorevole all’energia nucleare ha escluso pubblicamente la possibilità di riattivare il sito piacentino. «Oggi l’obiettivo da perseguire è chiaro – continua il consigliere regionale –: portare a termine il percorso di smantellamento della centrale, fortemente in ritardo. Questa è la priorità che devono avere Sogin e Governo. Caorso, tra l’altro, non è stato ritenuto nemmeno un sito idoneo per ospitare il deposito nazionale».
Intanto si attende la convocazione del ‘Tavolo della trasparenza’ da parte dell’assessore Irene Priolo «anche al fine di attivare al più presto un percorso partecipato sul futuro del sito di Caorso, che coinvolga fattivamente le comunità e le amministrazioni locali – conclude Quintavalla –, per cercare di raggiungere la massima condivisione rispetto alle progettualità che potranno interessare quest’area». L’ipotesi sul riutilizzo che fa l’esponente Dem è in linea con quella fatta da Battaglia: «Io penso che le strutture oggi presenti a Caorso e il know-how che il nostro territorio ha maturato in tutti questi anni debbano essere valorizzate in futuro per un progetto imperniato sulle energie rinnovabili, a partire dal fotovoltaico, ma con l’apertura ad attività di ricerca finalizzata alla transizione energetica e a fonti innovative tipo l’idrogeno. Il tutto in collaborazione con il Tecnopolo di Piacenza specializzato nell’ambito dell’energia e con il sistema delle università. Questa è la posizione su cui anticipo che come Pd presenteremo a breve una risoluzione in aula».
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