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CANNETO SULL'OGLIO

Minaccia di gettarsi dal ponte: carabinieri e sindaco lo fermano

Tensione a mille nella serata di ieri, quando un 45enne di San Giovanni in Croce ha minacciato il suicidio. Dopo una lunga trattativa con il primo cittadino, ha deciso di non buttarsi

La Provincia Redazione

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16 Aprile 2025 - 10:44

Minaccia di gettarsi dal ponte: carabinieri e sindaco lo fermano

CANNETO SULL’OGLIO È successo tutto nella tarda serata di ieri, quando mancavano pochi minuti a mezzanotte. Intorno alle 23.40 un uomo di 45 anni, cittadino marocchino residente a San Giovanni in Croce, ha composto il numero di emergenza 112. La sua voce era agitata, il messaggio chiaro: si trovava sul ponte stradale sull’Oglio, tra Piadena e Canneto sull’Oglio, e minacciava di togliersi la vita.

Una richiesta d’aiuto, forse l’ultima. L’uomo, che ha poi detto di essere provato da gravi difficoltà economiche e personali, aveva appena ricevuto una notifica di sfratto e si trovava in uno stato di forte alterazione, aggravato dall’alcol. Aveva legato una corda al guardrail e l’altra estremità al collo.

In pochi minuti sul posto sono arrivati i carabinieri della Stazione di Acquanegra sul Chiese, seguiti da Vigili del Fuoco e sanitari del 118. La situazione era delicata e rischiava di degenerare. In mezzo a tutto, una richiesta precisa: voleva parlare con il sindaco del suo paese. Il primo cittadino, Pierguido Asinari, non si è fatto attendere. Ha raggiunto il ponte in fretta e, insieme ai carabinieri, ha iniziato a dialogare con l’uomo. Parole semplici, dirette, empatiche. Nessuna promessa impossibile, ma una presenza vera, concreta, in un momento in cui tutto sembrava perduto.

La trattativa è durata oltre mezz’ora. Sul posto è intervenuto anche personale specializzato del Comando Provinciale dei Carabinieri di Mantova, formato proprio per gestire situazioni critiche come questa. È stato un lavoro di squadra silenzioso e prezioso. Alla fine, l’uomo ha deciso di fidarsi, di lasciarsi aiutare, di non saltare.

È stato soccorso dai sanitari e accompagnato all’Ospedale Maggiore di Cremona, dove è stato ricoverato per ricevere le cure necessarie.

Sul ponte dell’Oglio, si è evitata una tragedia. Ma si è anche vista all’opera una rete che ha funzionato: la prontezza delle forze dell’ordine, la professionalità dei soccorritori, e la disponibilità umana di un sindaco che ha saputo mettersi in ascolto. Anni fa un episodio simile era avvenuto sul ponte ferroviario che corre parallelo a quello stradale.

La storia di questo uomo è solo una delle tante che si consumano lontano dai riflettori, ma è anche un promemoria: chiedere aiuto è possibile, e quando dall’altra parte c’è qualcuno che risponde, la speranza può riemergere anche nei momenti più difficili.

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