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IL ‘SELFIE’ DEGLI ADOLESCENTI

Aumenta il bullismo: il 53% ne è stato vittima

La fotografia scattata dagli studenti lombardi di età compresa fra i 14 e i 19 anni

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

16 Aprile 2025 - 05:10

Aumenta il bullismo: il 53% ne è stato vittima

(Foto IA)

CREMONA - Un questionario chiamato non a caso ‘Selfie’, chiaro riferimento all’autoscatto che ogni studente ha fatto di se stesso. Nell’arco di 9 anni è stato sottoposto per tre volte anche agli studenti fra i 14 e 19 anni cremonesi, nell’ambito di un’indagine che a livello lombardo ha raccolto 37.158 risposte. Una ricerca incentrata sul bullismo, sui rapporti con amici, familiari e docenti, ma anche su temi più leggeri, come le abitudini quotidiane dei ragazzi, dallo sport, all’uso dei social. I risultati non sono disaggregati per provincia, ma gli autori della ricerca, portata avanti dall’associazione Semi di Melo e dall’università Cattolica di Milano, precisano che «possono considerarsi rappresentativi della popolazione 14-19enne lombarda per genere, zona, età, tipo di scuola frequentata». A livello provinciale sono alcune migliaia coloro che hanno risposto, sommando i questionari dalla prima edizione pre Covid, sino alla terza, promossa nel biennio 2022-2023. Non considerando gli studenti interpellati 8-9 anni fa, e che oggi sono ormai adulti, purtroppo per quanto riguarda il bullismo, il dato registrato dimostra una crescita degli episodi. Se nel 2020/21 era il 46% del campione di adolescenti lombardi che aveva raccontato di esserne stato vittima, nel biennio successivo si è arrivati al 53%.

bullismo

«Cresce anche il bullismo online — sottolineano i ricercatori —: si è passati dal 20% al 23%. C’è una notevole differenza di genere, con un’incidenza del problema molto più elevata tra le ragazze». Il 65% delle studentesse ha segnalato episodi di bullismo, contro il 44% dei ragazzi; online, addirittura, sono il doppio le femmine colpite, rispetto ai maschi, il 31% delle interpellate, contro il 15%. Tema delicato, per i più giovani, è quello del rapporto col proprio corpo: in media solo il 53% si dice soddisfatto e anche in questo caso a sentirsi peggio sono le ragazze. Solo quattro su dieci dicono di sentirsi bene con il proprio aspetto, in deciso calo rispetto al 61% del pre-Covid. Di conseguenza c’è un boom di diete, spesso con un pericoloso fai-da-te, provate almeno una volta dal 48% degli studenti (contro il 40% nel pre-Covid), con un picco del 55% tra le ragazze. Nella giornata dei teen la musica fa da costante sottofondo e nel tempo, aumentano le attività online e il video-gaming. Stabili la propensione a uscire con gli amici/le amiche e la pratica sportiva (comunque limitata). In calo tv e libri, con un timido 22% di lettori regolari. Lo stare connessi significa ormai quasi esclusivamente ‘scrollare’ i social e interagire attraverso di essi. «Prevalgono l’interazione entro le cerchie ristrette e la fruizione passiva, rispetto alla messa in scena del sé di fronte al grande pubblico», sottolineano i ricercatori.

Interessante anche un altro dato, segnale forse di una presa di coscienza in crescita anche tra i giovanissimi. «Prima della pandemia, chi riteneva più agevole intraprendere relazioni offline costituiva una minoranza relativa (47%). A distanza di 7-8 anni la quota è divenuta invece maggioritaria (56%). Uno su cinque continua però a ritenere più agevole tessere relazioni in rete, in particolare tra chi vive situazioni di fragilità e insoddisfazione». Instagram e TikTok sono ormai da anni le piattaforme principali per gli adolescenti, mentre X e Facebook ricoprono un ruolo marginale. Su Instagram la maggioranza dei ragazzi è attiva con più di un profilo.

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