Per Ricca attesi 400 motociclisti

CREMONA - Sono attesi circa quattrocento motociclisti sia dall’Italia sia dall’estero per l’ultimo saluto — giovedì 17 aprile 2025 in forma laica — ad Alberto Ricca, 56 anni, il motociclista degli Hells Angels (Angeli dell’inferno) Mc Cremona (Hamc), scomparso nella notte tra il 5 e il 6 aprile scorsi, colpito da un infarto mentre sulla sua moto, una Indian, rincasava a Soresina da una festa a Parma. Il dramma era avvenuto sulla Castelleonese, all’altezza di Bossoni: la moto con in sella Ricca già deceduto, aveva tirato dritto per inerzia, fermandosi sul rondò spartitraffico.

Il commiato è per le 11 nella sede degli Hells Angels, in via Lungo Po Europa, all’interno del Parco al Po, strada malmessa, piena di grosse buche, per non dire ‘crateri’. Dunque, «veramente pericolosa, ma anche per chi la percorre in bicicletta», spiega Gian, presidente degli Hells Angels. È da anni che è così: ogni tanto c’ è chi ci mette una pezza, ma solo per piccoli tratti. Rimetterla in sicurezza costa.

Gli amici di Alberto lanciano una sorta di appello a chi — amministratori pubblici — si porti una mano al cuore e dia una sistemata alla strada per evitare anche cadute e incidenti giovedì, quando saranno in tanti a dare l’ultimo saluto ad Alberto. La salma sarà poi portata al forno crematorio del cimitero. «Ci aspettiamo un bel po’ di gente, perché Alberto si faceva voler bene. Rappresentava i motociclisti cremonesi in Italia e all’estero. È stato tra i primi, 35 anni fa, a fondare il Custom. Trentacinque anni di storia», prosegue il presidente degli Hells Angels, la famiglia di Alberto. Il motociclista lascia la mamma, ricoverata da un paio di anni in una casa di riposo. Gli Hells Angels stanno raccogliendo fondi per aiutarla a sostenere le spese.

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Non c'è stato nulla da fare per Alberto Ricca, che abitava a Soresina con l'anziana madre. Sconvolti gli amici del Gruppo Custom, di cui era stato un socio storico, e quelli del gruppo Hells Angels