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Sicurezza, Portesani: «A Virgilio trenta e lode in ‘scaricabarile’»

Velenosa la risposta del capogruppo di Novità a Cremona: «Ora che il re è nudo, chiede a tutti collaborazione. Ma perché non ha ascoltato quando descrivevamo una situazione pesante?»

La Provincia Redazione

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14 Aprile 2025 - 15:52

Portesani: "Centrosinistra disperato, mi attacca sui lavori finanziati dal Comune"

Alessandro Portesani

CREMONA - «Se dovessi dare un voto al sindaco Andrea Virgilio sul tema sicurezza, credo che, alla voce ‘scaricabarile’ meriterebbe un bel 30 e lode, con bacio accademico. È la materia dove eccelle senza concorrente alcuno»: velenosa, la risposta di Alessandro Portesani. Che entra nel merito: «Per intere settimane, prima e dopo la campagna elettorale, ha passato le sue serate a raccontare ai cremonesi che il capitolo sicurezza era solo una questione di percezione. Un fantasma nelle placide notti nella piana cremonese».

«Da risolvere con una spruzzata di buonismo - prosegue -. Di consigli della nonna a fanciulli un po’ discoli. Poi quando si è accorto che in città volavano coltellate, bottigliate, cinghiate, botte da carrettiere e che, in ogni fine settimana, incolpevoli cittadini finivano nelle stanze del pronto soccorso, ha subito riversato la responsabilità sul governo e sugli ‘irresponsabili’ uomini dell’opposizione in consiglio. Ora che il re è nudo, chiede a tutti collaborazione. Ma perché non ha ascoltato quando descrivevamo una situazione pesante? Ora è molto comodo far portare la croce al governo per i presunti problemi della carenza d’organico delle forze di polizia, a chi presiede i gazebo e all’opposizione per aver evidenziato la palese insicurezza».

«La verità è semplice - afferma Portesani -: governare una città significa avere il coraggio di fare la propria parte senza nascondersi dietro alibi e rivendicare con orgoglio i propri interlocutori istituzionali senza giocare a scaricabarile. Significa assumersi ogni giorno la responsabilità di governare i problemi, non di rincorrerli. Io sono pronto, da sempre, a sostenere qualsiasi iniziativa seria per garantire più sicurezza, ma non prendo lezioni da chi ha passato anni a banalizzare il problema accusando chi lo denunciava di alimentare paure. La sicurezza è una responsabilità quotidiana, che chi governa dovrebbe avere il coraggio di assumersi. E nel caso del sindaco non è solo politica o morale, ma prima di tutto istituzionale e giuridica» conclude.

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