L'ANALISI
13 Aprile 2025 - 12:09
RIVOLTA D'ADDA - L’educazione stradale dei bimbi della materna non si ferma mai. Nei giorni scorsi la nuova entusiasmante esperienza: un percorso per le vie del paese in sella alle loro biciclette, ovviamente seguiti dagli agenti della polizia locale e dalle educatrici. Un modo per imparare a muoversi in sicurezza lungo le arterie del centro, in particolare quelle intorno all’asilo e per mettere a frutto le precedenti iniziative che li hanno visti protagonisti. Attrezzati con i caschetti e attenti a seguire ogni indicazione degli operatori, i bimbi sono usciti in fila indiana dal cortile della fondazione per iniziare la loro avventura.
Nei mesi scorsi avevano già avuto modo di prendere confidenza con la segnaletica e le regole. Ad esempio quando hanno imparato a riconoscere i principali cartelli oppure quando sono stati in visita al comando della polizia locale. Una collaborazione, quella tra gli agenti e la Fondazione asilo infantile, che va avanti ormai da mesi. A marzo, ad esempio, gli operatori avevano portato a scuola l’auto di servizio. Un nuovo incontro, in cui hanno descritto la loro uniforme e presentato gli strumenti di lavoro di un agente di polizia locale, gli operatori hanno raccontato in cosa consiste il loro lavoro. Poi l’esplorazione dell’auto di servizio da parte dei bambini.
Altra esperienza vissuta con entusiasmo era stata quella dell’autunno scorso, stavolta i bimbi erano entrai in stretto contatto con i soccorritori della Croce Rossa. Un modo per imparare a non aver paura dell’ambulanza, a fidarsi di chi presta loro aiuto per lavoro o volontariato. Tanta la curiosità. «Perché siete vestiti così?» hanno chiesto i bimbi. «Ma come facciamo ad aiutare qualcuno che sta male?». Per insegnare loro ad effettuare la chiamata di emergenza al 112, i soccorritori hanno recitato una semplice filastrocca. Poi, la salita sull’ambulanza per scoprire come è fatta, dal letto particolare, che si chiama barella, alla sedia speciale, usata per spostare le persone quando non riescono a muoversi. E ancora i tubicini che servono per aspirare, le maschere per l’ossigeno, una coperta dorata che si usa quando le persone hanno freddo, il defibrillatore e tanti cerotti e bende. Infine, i bambini hanno imparato a medicare e curare gli adorati pupazzi. Così, adesso, quando cadranno e si faranno male, ci penseranno loro a prendersene cura.
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