L'ANALISI
12 Aprile 2025 - 05:05
VAILATE - I lavori per la posa della nuova pavimentazione in asfalto-resina della centralissima via Caimi, voluti dal Comune per sostituire i tradizionali sampietrini di porfido, sono praticamente conclusi. In paese si è aperto il dibattito: c’è chi apprezza la soluzione, ma molte sono le voci critiche: evidenziano come la scelta del colore (una sorta di giallo bruciato) non sia esteticamente la migliore. Poi il rischio che la pavimentazione sia soggetta a un rapido deterioramento cromatico, dovuto principalmente alle macchie nere provocate dagli pneumatici. Il progetto è stato messo a punto dallo studio aBC di Osio Sotto, già autore di analoghi interventi in altre città, ad esempio nel centro storico di Cassano d’Adda.
«La scelta del materiale e dei colori è stata determinante per dare una veste rinnovata al centro del paese – sottolineano i tecnici –: in un progetto architettonico nulla è dato dalla casualità. I cromatismi, le forme, i materiali sono frutto di un attento studio. Forma e funzione si fondono per generare armonia nello spazio urbano».
I lavori erano stati affidati dal Comune nei mesi scorsi all’impresa ‘Scavi romanesi’ per una spesa di 51mila euro. La riqualificazione rientrava nel piano messo a punto dalla giunta. Via Caimi presentava una pavimentazione in pavé di porfido ammalorata e danneggiata in diversi punti, con buche e dissesti lungo la carreggiata, rattoppate con il catrame. I continui interventi di rattoppo erano un costo costante. Negli ultimi mesi il tema della manutenzione era stato a lungo oggetto di scontro politico. L’ultimo capitolo, il confronto nel consiglio comunale dello scorso novembre. La maggioranza aveva respinto la mozione unitaria delle due opposizioni che chiedeva di non sostituire il porfido. Il sindaco Andrea Trevisan era stato categorico: «Per il tipo di utilizzo della strada, l’asfalto è la soluzione più adeguata: costano meno posa e manutenzione. Non trascuriamo l’aspetto estetico: sarà colorato e stampato e permetterà di preservare il carattere storico della via».
A lavori finiti, da Fratelli d’Italia arriva l’ennesima stroncatura: «Chiediamo l’apposizione di una targa con le parole: ‘L’antico centro della città da vita nuova restituito a secolare squallore’». Una citazione che ribalta l’originale che campeggia sull’arco di piazza della Repubblica a Firenze: ‘L’antico centro della città, da secolare squallore a vita nuova restituita’.
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