L'ANALISI
22 Marzo 2025 - 19:37
VAILATE - Per gli adulti di oggi era lo storico asilo, da ora in avanti è la casa del Comune. Cerimonia inaugurale questa mattina per la nuova sede municipale, in realtà già operativa da qualche mese, dopo il trasloco dal vecchio municipio. A fare gli onori di casa ovviamente il sindaco Andrea Trevisan, con tutta la giunta, i consiglieri e il personale dell’ente. Moltissimi gli ospiti, dal parroco don Natalino Tibaldini, che ha benedetto i locali, ad amministratori e politici cremaschi, sino ai vertici della Fondazione Caimi.
«La storia di questo luogo – ha evidenziato Trevisan nel suo discorso inaugurale – risale all’Unità d’Italia: il primo sindaco Giovanni Zambelli volle la nascita della materna, inizialmente situato nella Contrada Nocito, che in suo onore venne poi chiamata via Zambelli. Successivamente, le esigenze della comunità crebbero e la signora Giulia Fioretti vedova Ferri volle donare questo edificio. Da qui il nome ‘Zambelli-Ferri’.
Ecco perché, per noi vailatesi, è cosi naturale vedere in questo luogo una casa, un posto in cui ogni cittadino deve sentirsi benvenuto e accolto. Lo è stata per tanti bambini e da oggi diventerà la casa di tutta la comunità. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo progetto, chi lo ha sognato tanti anni fa, chi lo ha seguito e chi lo ha realizzato. La presenza degli ex sindaci di Vailate testimonia la continuità di una storia e di un'istituzione che va oltre le singole amministrazioni. A cominciare da Paolo Palladini che avviò i lavori di ristrutturazione di questo edificio affinché potesse diventare la nuova sede comunale».
La cerimonia è proseguita con il taglio del nastro e la festa. Spazio anche per una targa consegnata all’ex maresciallo dei carabinieri Dino Bertoni da Ezio d’Inca, presidente dell’Anc Pandino.
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