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CASALMAGGIORE. NAS

Blitz nello studio, chiuso per irregolarità

Problemi igienico sanitari nell’ambulatorio veterinario. I legali del medico: «Solo questioni formali»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

09 Aprile 2025 - 11:09

Sicurezza alimentare, ispezione dei carabinieri del Nas in un punto vendita

CASALMAGGIORE - Con un’ordinanza contingibile e urgente, il Comune di Casalmaggiore ha disposto la sospensione immediata dell’attività di un ambulatorio veterinario, in seguito a un’ispezione congiunta condotta lunedì 7 aprile 2025 dai carabinieri del NAS di Cremona, dal Distretto Veterinario Oglio-Po Casalasco-Viadanese e dal Servizio Farmaceutico dell’ATS Valpadana.

Il medico veterinario titolare dell’ambulatorio in questione, tramite gli avvocati Maria Delmiglio e Andrea Cirelli, manifesta tranquillità rispetto agli addebiti mossi, ritenendoli di ordine meramente formale, e precisa le circostanze, certo che tutto verrà chiarito.

Il provvedimento è scaturito da una serie di supposte irregolarità, come – si legge nel provvedimento - la «presenza di tessuti animali di recente asportazione nel piccolo laboratorio di analisi e nelle vicinanze degli alimenti ad uso privato dei veterinari». Rispetto a questo aspetto, precisano i legali, «quei tessuti erano in laboratorio perché era ancora in corso un intervento chirurgico ed erano un residuo dell’operazione, in attesa di essere depositati in formalina dal nostro assistito, l’unico a poterlo fare nella sua qualità di direttore sanitario. Il ritrovamento dei tessuti è avvenuto proprio perché l’ispezione è stata effettuata appena concluso l’intervento e non c’era stato il tempo materiale di togliere quei materiali dal laboratorio che rispetta le norme igieniche ed è dotato di armadietto per i farmaci. L’ambulatorio dispone di attrezzature idonee e performanti».

Viene contestato poi che i locali con scritta ‘privato’ fossero utilizzati sia come magazzino per dispositivi ed attrezzatura varia sia come spogliatoio del personale con difformità fra il reale utilizzo e destinazione d’uso dei medesimi locali. «Ma appunto come locale privato non era accessibile da esterni». Rispetto a un altro rilievo, che cioè nei vari locali dell’ambulatorio «venivano rinvenuti in uso e nella scorta destinata ad uso ambulatoriale, dispositivi medici e diagnostici scaduti di validità anche da molti anni» e che sono state rinvenute «specialità farmacologiche veterinarie scadute e specialità a esclusivo uso umano, anch’esse scadute di validità», Delmiglio e Cirelli fanno presente che «il medico veterinario non ha mai assolutamente usato farmaci o altri materiali scaduti. Non sono state fatte violazioni che abbiano mai potuto mettere a rischio gli animali.

La modalità di lavoro del nostro assistito è in funzione del benessere degli animali, con una organizzazione che tende a venire incontro per quanto possibile alle esigenze dei proprietari». I legali precisano che parte della documentazione richiesta è già stata prodotta e quello che manca lo sarà nei prossimi giorni.

Al momento è stata disposta la chiusura dell’ambulatorio fino all’avvenuta regolarizzazione di tutte le irregolarità riscontrate. «Va detto – concludono i legali – che il nostro assistito è un professionista stimato e di chiara fama e oggi (ieri per chi legge, nda) è stato subissato di messaggi di solidarietà da parte di clienti e colleghi che ne riconoscono la professionalità dimostrata in decenni di lavoro».

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