L'ANALISI
08 Aprile 2025 - 18:15
CASALE VIDOLASCO - «L’amministrazione comunale ha finalmente deciso di fornire ai cittadini una comunicazione sul tema delle Comunità energetiche rinnovabili. Più che una spiegazione sulla mancata adesione, il ritardo di Casale è stato spiegato come una pausa di approfondimento e di studio, in vista della soluzione che il Comune intende proporre. Forse, finalmente, vedremo un’assemblea cittadina. Tuttavia, così facendo, si mette in discussione l’intera impostazione ideata dall’Area omogenea cremasca e da Consorzio.it, svalutando indirettamente le decisioni prese dalle altre amministrazioni, dove i sindaci si sono spesi in prima persona».
È questo il parere di un gruppo di residenti che da ormai diversi mesi sta criticando l’operato dell’amministrazione. «Il problema politico all’interno dell’Area omogenea appare sempre più evidente, in particolare nel rapporto tra il suo presidente Gianni Rossoni e il sindaco Antonio Grassi, in merito alle politiche comunitarie e di aggregazione territoriale».
Sulla decisione di riflettere sul tema delle Cer prima di operare una scelta, il gruppo di residenti aggiunge: «Se non ci fosse stata la decisione del ministero dell’Ambiente di prorogare al 30 novembre il termine per accedere ai contributi del Pnrr destinati a nuovi impianti fotovoltaici, avremmo perso questa possibilità, visto che la prima scadenza era il 31 marzo. Probabilmente, la comunicazione del Comune è stata forzata anche dalla pressione esercitata in paese attraverso un volantinaggio costante effettuato da un gruppo di cittadini».
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