L'ANALISI
06 Aprile 2025 - 19:06
CREMA - Una due-giorni da 20mila presenze. Si è chiusa oggi la terza edizione della Festa del salame nobile cremasco in piazza Duomo. La seconda giornata della kermesse è stata caratterizzata da una serie di appuntamenti dedicati al gusto, a cominciare dall’incontro di metà mattinata, quando sul palco sono salite la giornalista gourmet Roberta Schira e la food blogger Annalisa Andreini, per dialogare con Barbara Donarini sulla Denominazione comunale di origine, ormai prossima ad essere assegnata al biscotto mostaccino, ingrediente fondamentale del ripieno dei tortelli dolci cremaschi.
Il pomeriggio, invece, è stato incentrato sulla gara del salame, con 11 produttori di nobile cremasco che hanno candidato i loro pezzi pregiati. A guidare la giuria lo chef Stefano Fagioli. Una scelta non facile quella toccata agli esperti, anche per le differenti stagionature degli insaccati presentati dai concorrenti. «Per la prossima edizione — ha suggerito Schira, a sua volta in giuria — si potrebbe pensare a un disciplinare più stringente, che fissi ad esempio un periodo minimo e massimo di stagionatura del prodotto».
Alla fine l’ha spuntata l’azienda agricola Brugnole di Trigolo, ma come ha ammesso lo stesso chef cremasco, «la differenza di punteggio con gli altri concorrenti è stata davvero risicata». In chiusura, il commiato del sindaco Fabio Bergamaschi, sul palco per le premiazioni insieme agli assessori al Commercio Franco Bordo, al Turismo Giorgio Cardile e ad Alessia Bressani dell’ufficio di staff del primo cittadino. «La stima è che in queste due giornate ci siano stati almeno 20mila transiti in piazza Duomo — ha evidenziato Bergamaschi — non possiamo che essere soddisfatti per il successo della manifestazione».
Presenze non solo dal Cremasco, ma anche da molte altre zone della Lombardia, a cui si sono aggiunti i turisti in città per visitare i luoghi del film Chiamami col tuo nome e la delegazione del comune francese di Melun, gemellato con Crema. Tanta voglia di assaggiare salame e non solo, ma anche di scoprire i segreti dei vari prodotti cremaschi. Ottimi gli affari per i 46 espositori. Ci sono stati standisti che alle 17 di ieri avevano esaurito le scorte. In piazza hanno trovato posto 18 venditori e produttori del salame nobile cremasco, 14 di gastronomia mista, prodotti da forno mostarde e altri salumi, quattro banchi di ortofrutta, altrettanti di formaggi e tre birrifici artigianali. Tutti del territorio. In più tre stand di vini delle zone vicine.
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